La Bce taglia il costo del denaro, il tasso sui depositi scende di 25 punti base al 3,50%

96
in foto Christine Lagarde

Nella riunione di oggi, la Bce ha tagliato i tassi d’interesse di 25 punti base, come atteso dalla maggior parte degli analisti. Infatti, l’inflazione nell’Eurozona è al 2,2%, in Italia all’1,1%, ma la parola chiave prima di un alleggerimento definitivo della pressione sui tassi resta “prudenza”, nonostante i segnali provenienti dagli Stati Uniti suggeriscano tagli anche sull’altra sponda dell’oceano dopo la riunione della Fed prevista la prossima settimana. La situazione occupazionale negli USA, più negativa rispetto alle previsioni, potrebbe suggerire un taglio dei tassi di almeno 25 punti base. Tornando in Europa, il mercato si aspetta altri 6 tagli da 25 punti base da qui alla fine del 2025, atterrando attorno al 2,5%: le tempistiche dipenderanno dalla situazione macroeconomica e geopolitica, ma si tratta di un’ottima notizia per il mercato e i consumatori.

Dopo il taglio, rata del variabile giù di 20 € ma il fisso resta più conveniente
A settembre 2023, la migliore offerta di mutuo a tasso variabile da 25 anni per 140 mila € prevedeva un tasso del 4,53%, con una rata mensile di 783€. Attualmente, l’offerta più competitiva per un mutuo di questo tipo è del 4,13%, con una rata di 749 €, il che comporta un risparmio di circa 10.000€ in interessi nell’arco del finanziamento rispetto a un anno fa. Con il recente taglio dei tassi, la rata dovrebbe ulteriormente scendere a circa 730 €, con un Taeg del 3,79%, generando un risparmio aggiuntivo di 6 mila € rispetto a settembre 2023.
Tuttavia, la soluzione più vantaggiosa resta il mutuo a tasso fisso: attualmente, per un mutuo con gli stessi parametri, il Tan si attesta al 2,63% con una rata di 637€, il che comporta un risparmio complessivo di 24.000€ sugli interessi rispetto alla migliore offerta variabile. Se si opta per un mutuo fisso green, il risparmio è ancora più evidente, anche considerando che le offerte di variabile green sono poche e poco convenienti: con un TAN del 2,46% e una rata di 625€ per il fisso green, si risparmiano circa 37.500€ di interessi.

Nicoletta Papucci, portavoce di MutuiOnline.it: “Questo secondo taglio di 25 punti base da parte della Bce segna un altro passo significativo verso la normalizzazione delle politiche monetarie, dopo un periodo di tassi restrittivi – osserva Nicoletta Papucci, portavoce di MutuiOnline.it -. Non cambiano però le prospettive di medio-lungo termine: l’Euribor a 1 mese è sceso al 3,54%, rispetto al 3,90% di inizio anno, ma è ancora oltre 100 punti base più alto rispetto all’Eurirs, che è ai minimi degli ultimi 20 mesi. Quindi oggi i mutui a tasso fisso rimangono più convenienti, garantendo al contempo sicurezza e stabilità finanziaria, nonché promuovendo una transizione verso un’economia più sostenibile con i mutui green, che permettono di beneficiare di condizioni molto vantaggiose. Questa dinamica incoraggia un rinnovato ottimismo proiettandoci verso una graduale ripresa del settore dei mutui, in un quadro di stabilità economica che speriamo si delinei sempre con maggiore chiarezza”.

Variabile medio in calo ma il fisso domina le richieste di mutuo
Il mercato dei mutui sta registrando, negli ultimi mesi, una significativa riduzione dei tassi variabili: a maggio il Tan medio per i mutui variabili era del 5,08%, mentre ad agosto è sceso al 4,64%. Stabile, invece, il tasso fisso medio, che si aggira intorno al 3,20%. I mutui green a tasso variabile risultano mediamente più convenienti di 25 punti base rispetto ai mutui variabili tradizionali, e 35 punti base in meno per i mutui a tasso fisso. Le surroghe rimangono stabili, rappresentando circa un terzo del totale delle richieste di mutuo, con quasi la totalità delle richieste (99,5%) orientata verso il tasso fisso. La durata media richiesta per i mutui si mantiene stabile a 24 anni, mentre l’importo medio richiesto è diminuito di 3.500€ rispetto al secondo trimestre dell’anno, attestandosi ora sui 136.394€. Le regioni in cui vengono richiesti gli importi maggiori sono, nell’ordine: Trentino-Alto Adige (189.271€), Lombardia (159.929€) e Lazio (157.966€). L’età media dei richiedenti si conferma intorno ai 40 anni, mentre le richieste provenienti da Sicilia e Sardegna sono aumentate dell’11,4%, probabilmente favorite dal periodo estivo.