L’ ora dei falchi. E non soltanto sui campi di battaglia

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in foto Carlos Tavares

È con delusione, rabbia e paura che l’umanità “colomba” sta cercando come può di ostacolare la crescita dell’altra sua parte, quella definibile “falco”. Al momento la seconda prende giorno dopo giorno sempre maggior importanza sull’altra e non solo per quanto riguarda i conflitti veri e propri. Rimanendo con l’attenzione concentrata sul caso Italia, per alcune vicende condotte sia da parte dello Stato che da parte di privati, meglio: quella che ha interessi in loco, nel suoi confini sono in corso una serie di tentativi di effettuare azioni tipo golpe, per ora non violenti. Lo scopo di tale modo di agire è più che evidente: dare l’assalto alla diligenza, cioè alle casse dello Stato, sia in maniera diretta che indiretta, operando in pratica una forma di saccheggio vera e propria. Questo modo di agire può essere messo in atto in più modi. Non è necessario, anche se preferito, che un soggetto imprenditore chieda allo Stato forme di aiuti che si concretano in bonifici in loro favore. Gli stessi pagamenti recano importi con 6 zeri o più, ordinati dai Ministeri a cui quell’ esborso è di competenza. Esiste, tra le altre, una forma di agevolazione efficace e sempre più richiesta al legislatore, non solo da chi vorrebbe servirsene, ma anche da chi dovrà effettuare la prestazione di beni e servizi ricadenti nella categoria che si intende agevolare. Si tratta degli incentivi, perlopiù sotto forma di sgravi fiscali, comunque condizionati da caratteristiche particolari dell’operazione da cui deriva. Se tali pratiche fossero gestite con correttezza, sarebbero le benvenute. Potrebbero essere considerate veri e propri moltiplicatori o volantini, in particolare dei consumi. È facile intuire che provvedimenti del genere possono, con automatismi di semplice gestione, riequilibrare le sorti di un comparto. Cosa completamente diversa è il tentare di utilizzare tali strumenti per operare forme di pressione rozza sui Governi che si avvicendano alla guida del Paese percĥè difendano le condizioni di equilibrio che da sole non riescono più a realizzare. Ciò è quanto stanno facendo alcune realtà imprenditoriali che un tempo brillavano di luce propria. In situazioni simili ma indietro nel tempo, alcune delle loro pretese sarebbero state rispedite al mittente, senza l’ aggiunta di nessuna espressione cortese, seppure di circostanza. È proprio di questi giorni l’adozione di un siffatto comportamento da parte di un gruppo di interesse che gli Italiani definiscono ancora nazionale. In effetti non lo è più la FIAT e per essa Stellantis, che stanno spostando tutto Oltralpe, prima di ogni altra cosa la sede. È facilmente comprensibile che l’azione intrapresa dal vertice della stessa stia indirizzando al Governo Italiano una forma di condizionamento come mai si era verificata prima. Riferito al caso pratico, la stessa vale qualcosa del genere: “o la borsa o la vita”, vale a dire la chiusura delle fabbriche di proproetà in Italia. Non esiste nessun termine di paragone con le manifestazioni con i trattori che gli agricoltori stanno portando in giro per le capitali europee. Una delle espressioni che connotano le loro motivazioni, probabilmente la più significativa, è quella che campeggia in una delle loro bandiere. La stessa informa che il pane venduto nei negozi costa quattro volte in più della farina occorrente per produrlo. Quindi coltivare il grano per ottenere farina da panificare, per l’agricoltore corrisponde a farsi male da sé. La situazione, procedendo in tal modo, sta creando uno squilibrio diffuso che interessa l’intera popolazione di un sistema geopolitico, nel caso specifico, l’ intera.UE con l’Italia in testa. Ciò che dovrebbe far riflettere è che, nel corso dei secoli, non sono state poche le manifestazioni delle popolazioni che, partendo con toni moderati dalle campagne, una volta raggiune le città, si sono trasformate in veri e propri concentrati di violenza. Chi deve capire, volente o nolente, si affretti a farlo e a mettere in opera le azioni necessarie per evitare quanto potrebbe accadere, cioè il peggio. Non é assolutamente da escludere l’ eventualità che i trattori descritti innanzi, da mezzi eccellenti per lavorare nel settore primario, possano diventare i precursori di altri congegni più specifici, adatti a difendere la pace.