“L’Egitto in salotto” al Mann di Napoli

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Materiali egiziani antichi, libri e documenti, 248 oggetti ispirati all’Egitto antico prodotti dal tardo settecento ad oggi, volumi, stampe: è “L’Egitto in salotto. La collezione Grimellini e il gusto moderno per l’Egitto antico’, la mostra che si inaugura domani (ore 17,30) promossa dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli diretto da Paolo Giulierini. Un percorso originale e curioso proprio nel museo che ha riaperto lo scorso ottobre la prestigiosa sezione egizia, la più antica d’Europa. ‘L’Egitto in salotto’ propone parte della collezione privata di proprietà del professor architetto Claudio Grimellini che cura l’allestimento con le egittologhe Caterina Cozzolino e Rita Di Maria e Stefania Mainieri dell’Università L’Orientale di Napoli. La mostra visitabile fino al 18 marzo, che costituisce una parte della collezione strutturata nel tempo grazie a tre generazioni della famiglia Tricarico -Grimellini, si sviluppa intorno a un nucleo di raccolta realizzata principalmente dall’attuale proprietario sia con materiali egiziani antichi, sia con oggetti moderni che raccontano l’influenza della civiltà egiziana sulla cultura europea tra il XVIII e il XX secolo e la tendenza che fu chiamata comunemente sotto il nome di “egittomania”.

La raccolta si presenta come un piccolo spaccato enciclopedico del fenomeno, con testimonianze che attraversano quasi tutti i campi delle arti decorative e dell’artigianato artistico e tutta la sfera del vivere quotidiano: dagli elementi del mobilio e della suppellettile da arredo, agli ornamenti personali maschili e femminili, ai prodotti da profumeria e da toletta, ai giochi. Agli oggetti della collezione si affiancano libri ed appunti manoscritti di egittologia, esemplari di letteratura di viaggio e di letteratura popolare otto – novecentesca, riviste e quotidiani, fumetti, alcuni dei quali rappresentano delle rarità bibliografiche ed un ampio settore di materiale documentario formato da stampe, dipinti, disegni ed acquerelli, manifesti, tra i quali spiccano per rarità ed interesse i bozzetti scenici e i manifesti per la rappresentazione dell’Aida di Verdi e rilievi grafici e fotografici di architetture egittizzanti presenti a Napoli, come ad esempio il Mausoleo di Schilizzi. L’esposizione, formata da tre sezioni, si snoda lungo un percorso diffuso, che lega i diversi segmenti della mostra alle collezioni permanenti che espongono materiali affini per tipologia o per tematiche.