L’argento col vento in poppa sui mercati asiatici (+7%)

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Il punto. Il Ftse Mib segna -0,98%, il Ftse Italia All-Share -0,91%, il Ftse Italia Mid Cap -0,58%, il Ftse Italia Star -0,23%.

Mercati azionari europei incerti. DAX -0,1%, CAC 40 -0,2%, FTSE 100 +0,1%, IBEX 35 -0,4%.
Future sugli indici azionari americani attualmente in rialzo dello 0,1-0,2 per cento. 
Oggi Wall Street resterà chiusa per festività (Independence Day). Le chiusure della seduta precedente: S&P 500 +0,19%, Nasdaq Composite +0,41%, Dow Jones Industrial +0,11%. 
Tokyo in verde con l’indice Nikkei i 225 che chiude a +0,60%. Borse cinesi in rialzo: l’indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen termina a +1,60%, a Hong Kong l’Hang Seng al momento segna +1,2% circa.
Euro sostanzialmente stabile rispetto ai livelli della serata di venerdì. EUR/USD al momento segna 1,1130 circa.
Mercati obbligazionari eurozona in calo. Il rendimento del Bund decennale sale di 1 bp a -0,11%, quello del BTP si incrementa di 2 bp all’1,25%. Lo spread sale di 1 bp a 136. 
Titoli bancari in pesante calo in avvio di seduta: l’indice FTSE Italia Banche segna -3,9%. 
Secondo indiscrezioni di stampa il governo italiano sta negoziando con la Commissione Europea un piano da 40 miliardi di euro per sostenere le banche tricolori in caso di instabilità finanziaria nel Paese. La Germania è contraria ma l’Italia sarebbe pronta ad attuare il piano anche senza l’appoggio della Commissione. Secondo Reuters un portavoce UE ha confermato l’esistenza di trattative per un piano di ricapitalizzazione delle banche italiane con denaro pubblico.

Borse asiatiche
Dopo una partenza contrastata i mercati dell’Asia hanno virato in positivo, soprattutto al traino dei listini cinesi, avviandosi a segnare la quarta seduta consecutiva in rally sulle speranze di nuovi interventi di stimolo da parte delle principali economie del mondo. 
Complessivamente la giornata è in positivo per l’Asia, come testimonia il guadagno di circa mezzo punto percentuale dell’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso. 
Performance simile anche per Sydney, nonostante l’esito delle elezioni tenutesi nel weekend non abbia consegnato un vero vincitore (incertezza che ha indebolito il dollaro australiano). La Reserve Bank of Australia martedì terrà il suo meeting di luglio e quasi tutti i 37 economisti sentiti da Reuters la settimana scorsa prevedono che vengano mantenuti ai minimi dell’1,75% i tassi di riferimento. 
A Sydney, l’S&P/ASX 200 ha chiuso con un guadagno dello 0,67% al traino soprattutto di minerari e petroliferi (Rio Tinto ha sfiorato un progresso del 4%), grazie alle positive performance delle materie prime. 
Il petrolio è in moderato apprezzamento, consolidando il rally di settimana scorsa dopo che il ministero dell’Energia dell’Arabia Saudita ha dichiarato che il mercato si sta equilibrando. 
Vero protagonista della giornata è però l’argento: il prezzo spot sul metallo prezioso è arrivato a guadagnare il 7% sui mercati asiatici, superando quota 21 dollari l’oncia per la prima volta dal 2014. Rimbalza anche l’oro, che con un guadagno superiore all’1% resta ai massimi di oltre due anni.
Anche Tokyo chiude in positivo mentre il dollaro si apprezza moderatamente nei confronti dello yen. Il Nikkei 225 ha registrato un progresso dello 0,60% (performance identica anche per l’indice più ampio Topix). Sostanzialmente allineata è anche la piazza di Seoul, con il Kospi che si apprezza dello 0,40% al termine delle contrattazioni. Proprio e vero rally, invece, per i listini cinesi. 
In vista della chiusura, infatti, lo Shanghai Composite guadagna oltre l’1,80% mentre è intorno all’1,60% il progresso di Shanghai Shenzhen Csi 300 e Shenzhen Composite. 
Seduta più che positiva anche per Hong Kong: l’Hang Seng scambia in progresso di circa l’1,50% (performance simile anche per l’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China).

Borsa Usa
La Borsa di New York ha chiuso l’ultima seduta della settimana in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,11%, l’S&P 500 lo 0,19% e il Nasdaq Composite lo 0,41%. 
I mercati azionari Usa resteranno chiusi, oggi, 4 luglio, in occasione dell’Independence Day. 
Positivo il bilancio della settimana con il Dow Jones in crescita del 3,1% mentre l’S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno messo a segno rispettivamente un +3,2% e un +3,3%.
Markit Economics ha pubblicato la lettura definitiva dell’Indice PMI Manifatturiero relativo al mese di giugno a 51,3 punti dai 50,7 punti di maggio, segnalando un’accelerazione della crescita del settore, sui livelli massimi da tre mesi. 
L’Indice ISM Manifatturiero, nel mese di giugno, si è attestato a 53,2 punti dai 51,3 punti del mese precedente. Il dato è risultato superiore alle attese degli analisti che avevano stimato un valore dell’indice pari a 51,4 punti.
La spesa per le costruzioni è diminuita dello 0,8% nel mese di aprile, dopo il -2% della rilevazione precedente (rivisto dal -1,8%) e risultando inferiore alle attese degli economisti fissate su un incremento dello 0,6%.

I dati macro attesi oggi
Lunedì 4 luglio 
USA Borsa chiusa – Festa dell’Indipendenza. 

01:50 JPY Base Monetaria y/y; 
09:00 EUR Variazione della disoccupazione; 
10:30 EUR Indice della fiducia Sentix (luglio); 
10:30 GBP Indice PMI Costruzioni (giugno); 
11:00 EUR Indice dei prezzi alla produzione di maggio.