Italia Viva, prima uscita napoletana con l’ex ministro Boschi

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In foto l'intervento di Maria Elena Boschi

Millenials, Maria Elena Boschi, Elena Bonetti, Ettore Rosato, Gennaro Migliore, Catello Vitiello e tanti interventi della cosiddetta società civile hanno salutato al Metropolitan in una sala gremita con molte persone rimaste all’esterno del cinema di via Chiaia la prima napoletana di Italia Viva la neonata formazione politica di Matteo Renzi. Futuro, donne, scuola, impresa alcune delle parole chiave per il taglio simbolico del nastro inaugurale dell’Italia Viva versione partenopea ma anche della provincia e della regione tutta come ha sottolineato nel suo intervento Vitiello che ha raccontato la sua esperienza politica che in questi quattordici mesi lo ha visto varcare per la prima volta le porte parlamentari. E poi tanta voglia di nuovo, di citazioni a “Matteo” come chiamano tutti amichevolmente Renzi. Amicizia, un sentimento la cui importanza ha voluto evidenziare ancora una volta Ettore Rosato coordinatore nazionale di Italia Viva chiamato negli spazi del Metropolitan a chiudere il pomeriggio di interventi della presentazione a Napoli di Italia Viva e che del senso di appartenenza ad una comunità ha fatto uno dei leit motiv del suo discorso. All’ingresso i volontari distribuivano “striscioni” con lo slogan “un’Italia viva c’è” e la carta dei valori di Italia Viva. Una carta che come ha ricordato Maria Elena Boschi inizia con la parola “donna” e termina con la parola “futuro”. Più attenzione alla famiglia ha promesso il ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti che nonostante un infortunio e le stampelle non ha voluto mancare al suo primo appuntamento ufficiale tra i tanti eventi di presentazione di Italia Viva che dopo la decima Leopolda alla quale erano presenti anche tante delle persone in sala si susseguiranno nelle varie città italiane.

Marco Milano