Italia-Germania, 11 regioni superano i 3 mld di interscambio: in crescita l’export e le produzioni specializzate

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in foto Jörg Buck

Sono stati diffusi oggi i dati di approfondimento regionali sull’interscambio commerciale italo-tedesco, elaborati dalla Camera di commercio italo-germanica (Ahk Italien) sulla base delle rilevazioni Istat  relative al 2023. Le regioni italiane, così come i Länder tedeschi, sono spesso specializzate nei settori che svolgono tradizionalmente un ruolo trainante all’interno dei flussi commerciali tra Italia e Germania. Comparti quali automotive, chimico-farmaceutico, macchinari e siderurgia dominano lo scenario anche a livello regionale, insieme a settori come agroalimentare e tessile, che sono importanti voci di export per diversi territori.

In termini di distribuzione regionale, in Germania il valore dell’interscambio italo-tedesco è ripartito in modo più diffuso tra i diversi Länder. Tuttavia, al netto del caso della Lombardia (53,8 miliardi nel 2023) che genera circa un terzo dell’intero interscambio, la gran parte delle regioni italiane è un’importante fonte di valore per i rapporti economici italo-tedeschi, anche alla luce del fatto che la Germania è di gran lunga il primo partner commerciale del nostro Paese sia per export che per import. Sono infatti quindici le regioni italiane che generano oltre un miliardo di commercio con la Germania ogni anno, con ben undici regioni che superano la soglia dei tre miliardi: Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Trentino-Alto Adige e Veneto.

È utile anche rilevare che, in generale, le dinamiche di crescita o decrescita delle regioni italiane, per quanto riguarda volumi e valori generati con la Germania, sono state molto diversificate negli ultimi due anni, soprattutto a causa dell’inflazione, che ha prodotto oscillazioni importanti a seconda del singolo settore a livello sia nazionale che regionale. Se nello scorso anno il dato nazionale è stato in calo rispetto al 2022 (164,3 miliardi, con una diminuzione della partnership commerciale pari al 2,5%), diverse regioni sono cresciute nei rapporti commerciali con la Germania anche nel 2023: AbruzzoCampaniaEmilia-RomagnaPiemontePuglia e Sicilia sono gli esempi principali. Allo stesso modo, mentre a livello nazionale l’import è preponderante (89,7 vs 74,6 miliardi), alcune regioni si distinguono in quanto esportatrici nette nei confronti della Germania: è il caso, ad esempio, del Piemonte e della Puglia.

I dati di commercio con la Germania sono spesso in linea, per altro, con le dinamiche di crescita delle singole regioni: un esempio su tutti è quello delle due principali economie del Sud Italia, Campania e Puglia, il cui Pil nel periodo 2019-2023 è cresciuto più di quello di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. “I rapporti economici con la Germania sono strutturati e radicati in modo così profondo che ogni regione italiana contribuisce ai flussi commerciali con eccellenze, know-how, produzioni specializzate e attori fortemente integrati nelle catene del valore che uniscono i nostri due Paesi», ha dichiarato il Consigliere Delegato AHK Italien, Jörg Buck. «Non a caso, molti territori sono in controtendenza rispetto al lieve calo dell’interscambio registrato sul piano nazionale, spesso in relazione a una solida vocazione esportatrice che fa leva sulle specificità locali o sull’integrazione nei principali comparti che legano Italia e Germania. Quello che emerge è dunque un quadro ricco e variegato, con economie regionali vivaci e differenziate”.