Italia-Angola, accordo per lo sviluppo di un polo agroalimentare a Luanda

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In occasione della visita del presidente Paolo Gentiloni in Angola, il gruppo Cassa Depositi e Prestiti e Inalca (Gruppo Cremonini), attraverso la propria controllata angolana, hanno preannunciato la sigla nelle prossime settimane di un protocollo d’intesa per lo sviluppo del Centro Nazionale Agroalimentare (CNA), un polo industriale da costruire a Luanda per la trasformazione, conservazione e distribuzione di prodotti agroalimentari angolani. La realizzazione del Progetto CNA prevede un investimento graduale fino a 150 milioni di euro – sulla base del livello di sviluppo della produzione agricola angolana – e il coinvolgimento di PMI italiane fornitrici di tecnologie e di specifico know how che avranno Inalca come riferimento del pool italiano per la realizzazione di impianti di avanguardia per sviluppare le varie filiere (carni, pesce, ortofrutta e cereali). In tale ottica, CDP potrà sostenere l’iniziativa mediante il proprio intervento e quello delle Società del Gruppo, SACE e Simest, in qualità di co-finanziatore, garante o investitore, al fine di rafforzare l’attività delle imprese italiane in Angola. Inalca, la società del Gruppo Cremonini leader europeo nella produzione di carni bovine, salumi e snack, opera in Angola sin dagli anni ’90 con attività di distribuzione di prodotti alimentari. A partire da inizio anni 2000, la società ha effettuato ingenti investimenti a Luanda ed in altre città (Lobito) nella catena del freddo e nella trasformazione attraverso la sua sussidiaria Inalca Angola Limitada.