Istat: nel 2023 in povertà assoluta 1,29 mln di minori, massimi dal 2014

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Roma, 17 ott. (askanews) – Nel 2023, la povertà assoluta in Italia interessa oltre 1 milione 295mila minori (13,8% rispetto al 9,7% a livello nazionale); l’incidenza varia dal 12,9% del Nord, al 15,5% del Mezzogiorno. Rispetto al 2022 la condizione dei minori è stabile a livello nazionale, con il valore più elevato dal 2014, ma si colgono segnali di peggioramento per i bambini da 7 a 13 anni del Centro (l’incidenza arriva al 13,9% dal 10,7%). Lo ha reso noto l’Istat.

Le famiglie in povertà assoluta in cui sono presenti minori sono quasi 748mila, con un’incidenza pari al 12,4%. Le famiglie di altra tipologia con minori, ossia quelle famiglie dove frequentemente convivono più nuclei familiari e/o membri aggregati, presentano i valori più elevati dell’incidenza (25,6%), seguite dalle famiglie numerose costituite dalle coppie con tre e più figli minori, per le quali l’incidenza arriva al 18,8%.

In generale, la diffusione del fenomeno aumenta al crescere del numero di figli minori presenti in famiglia (6,6% per le coppie con un figlio minore, 11,6% per quelle con due figli minori) e rimane comunque elevata tra le famiglie monogenitore con minori (14,8%). Rispetto al 2022 si registra una sostanziale stabilità; tuttavia, l’intensità della povertà delle famiglie con minori, pari al 20,1%, è più elevata di quella del complesso delle famiglie povere (18,2%), a ulteriore testimonianza di una condizione di più marcato disagio.

L’incidenza di povertà tra le famiglie con minori varia molto a seconda della condizione lavorativa e della posizione nella professione della p.r.: per gli occupati, i valori più elevati si riscontrano fra le famiglie con p.r. operaio e assimilato (19,4%, in crescita rispetto al 2022); seguita dalle famiglie con minori in cui la p.r. è altro indipendente (9,1%). Si arriva al 22,7% per le famiglie con minori in cui la p.r. non è un occupato, sfiorando il 23,9% per i casi in cui la p.r. è in cerca di occupazione.

Anche la cittadinanza gioca un ruolo importante nel determinare la condizione socio-economica delle famiglie con minori. L’incidenza di povertà assoluta delle famiglie con minori composte solamente da italiani si attesta all’8,2%, mentre arriva al 41,4% per le famiglie con minori composte unicamente da stranieri (è il 34,1% nel caso più generale in cui nella famiglia con minori ci sia almeno uno straniero).

L’incidenza di povertà assoluta per le famiglie con minori è più elevata nei comuni centro delle aree metropolitane (14,7%), mentre si osservano valori inferiori e su livelli simili per i comuni periferia dell’area metropolitana e i comuni oltre i 50mila abitanti (11,9%) e per i comuni più piccoli, fino a 50mila abitanti, dove è pari all’12,1%.