Isochimica, Lucci: Sì al cumulo dei contributi Inps-Inpdap

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Possibile il cumulo dei contributi Inps e Inpdap per il pre pensionamento dei lavoratori ex Isochimica di Avellino. A darne notizia è il segretario generale della Cisl della Campania, Lina Lucci, per la quale ”è un grande risultato che portiamo a casa grazie al lavoro congiunto di Confederazione e Categoria, ma il nostro lavoro non si esaurisce qui. A partire dal prossimo mese di Settembre si comincerà a parlare della Legge di Stabilità 2017: in quella sede, e con l’aiuto dei Parlamentari irpini che fino ad ora hanno dato il loro importante sostegno, bisognerà riprendere l’iniziativa in Parlamento e nei confronti del Governo, per estendere le opportunità di accesso al pre-pensionamento per i lavoratori ex-Isochimica”. Lucci ricorda ancora che si tratta di ”un risultato importante ed atteso da una parte dei Lavoratori della ex- Isochimica di Avellino che, a seguito della cessazione del rapporto di lavoro, erano stati assunti da Enti o Aziende pubbliche che dal punto di vista contributivo non facevano riferimento all’Inps ma all’Inpdap, all’Ipost ed altri Istituti. La Direzione Centrale INPS, in data 9 Agosto 2016, ha emesso la Circolare n. 154 che fornisce le istruzioni per le Sedi periferiche in merito all’applicazione dell’Art. 1 – comma 275 – della Legge 28/12/2015 n. 208, relativo ai “benefici previdenziali riconosciuti ad ex- Lavoratori occupati nelle imprese che hanno svolto attività di scoibentazione e bonifica, affetti da patologia asbesto – correlata derivante da esposizione all’amianto che, in seguito alla cessazione del rapporto di lavoro, sono transitati in una gestione di previdenza diversa da quella dell’INPS”. Secondo quanto ricorda la Lucci ”questi Lavoratori potevano accedere al pre-pensionamento, in quanto destinatari dei benefici previsti dall’Art. 1 – comma 117 – della Legge 23/12/2014 n. 190, come altri ex-dipendenti Isochimica ai quali l’Inail ha riconosciuto la patologia asbesto – correlata. Ma fino ad oggi nessuno di loro ha potuto esercitare questo diritto perché la normativa vigente impediva il cumulo dei contributi Inps e di quelli accreditati presso altri Istituti previdenziali, per cui veniva meno il requisito contributivo richiesto per acceder al pre-pensionamento. Paradossale e inaccettabile il caso verificatosi proprio tra l’Inps e l’Inpdap: i due Istituti previdenziali sono unificati, ma fino ad oggi non erano unificabili i contributi versati per gli stessi Lavoratori, con il rischio di arrecare loro ulteriori danni ed ingiustizie”.