Oltre un occupato sui dieci in Italia è irregolare. Il rapporto annuale dell’Istat rileva che il 12,6% del totale degli occupati non è regolare e con consistenti differenze a livello settoriale. Oltre un occupato sui dieci in Italia è irregolare. Il rapporto annuale dell’Istat rileva che il 12,6% del totale degli occupati non è regolare e con consistenti differenze a livello settoriale. Nell’agricoltura il record del 21,9% di lavoratori irregolari, il 14,7% nelle costruzioni mentre nell’industria in senso stretto si ferma al 6,6%. Nel comparto dei servizi la percentuale arriva al 13,3% con punte del 16,3% negli alberghi e pubblici esercizi. Il record assoluto è nel lavoro domestico, oltre il 54%. Il lavoro irregolare caratterizza soprattutto la componente femminile, gli stranieri, gli indipendenti ed i giovani, i meno istruiti e il Mezzogiorno. Al centro-nord ad esempio i lavoratori irregolari sono il 7,9% mentre al sud si arriva al 15,3% con punte del 19% in Calabria e Campania.