Intesa Sanpaolo, 1 mld per lo sviluppo delle filiere  agroalimentari e del turismo in Puglia

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In foto Stefano Barrese

Intesa Sanpaolo incentiva e accompagna lo sviluppo integrato delle filiere  agroalimentari e del turismo che in Puglia esprimono peculiarità capaci di tradursi in un esempio di  successo potenzialmente replicabile su scala nazionale. In un incontro con gli imprenditori locali che si è  svolto oggi ad Ostuni sono state presentate le peculiarità del “modello Puglia”, basato sull’integrazione di  un’offerta turistica rinnovata e sostenibile con le numerose realtà enogastronomiche, culturali e naturalistiche  di un territorio che in pochi anni ha visto una crescita intensa e consistente dell’attrattività nazionale ed  internazionale, passando da un approccio esclusivamente balneare a quello di meta turistica poliedrica. 

Proprio la connessione con l’industria turistica ha permesso al settore agroalimentare di cogliere nuove  opportunità di business legate a prodotti identitari e facilmente coniugabili alla proposta ricettiva. In Puglia, infatti, per le circa 190 milapiccole e medie imprese del comparto, che impiegano 148 mila  dipendenti (prima regione italiana del settore per numero di addetti), si stima una crescita del fatturato  nettamente superiore alla media italiana, con un aumento delle esportazioni del 130% nel periodo  2008-2023, trainato dalle filiere di eccellenza del territorio (olio, vino e prodotti a base di grano). 

La Puglia è la quarta meta italiana per turismo enogastronomico e ciò ha consentito la realizzazione  di un nuovo anno da record in termini di presenze turistiche, meglio della media italiana e dell’intero  Mezzogiorno, con un dato ancora superiore rispetto a quello registrato nel 2023. Intesa Sanpaolo ha  sostenuto questa crescita, finanziando gli investimenti regionali ai settori agroalimentare e turistico per  quasi 2 miliardi di euro nel periodo 2020 – giugno 2024

Per valorizzare ulteriormente le sinergie tra turismo e agricoltura in Puglia, la banca ha predisposto un  plafond di 1 miliardo di euro per incentivare processi di riqualificazione delle strutture alberghiere e  agricole, digitalizzazione, sviluppo filiere e indipendenza energetica. Un intervento che rientra nell’ambito  del programma “Il tuo futuro è la nostra impresa”, che destina 120 miliardi di euro fino al 2026 per  investimenti, e che conferma l’impegno preso dal Gruppo nel mese di luglio a Taormina in occasione del  lancio di strumenti ad hoc per il turismo, tra cui 10 miliardi di euro di nuovo credito, di cui 3 miliardi  destinati alle aziende meridionali.  

Le misure messe in campo dalla banca sono state illustrate nella splendida cornice della Masseria Santa Lucia nel corso di un convegno in cui, per Intesa Sanpaolo, sono intervenuti Stefano Barrese, responsabile Divisione  Banca dei Territori, Gregorio De Felice, chief economist, Massimo Deandreis, direttore generale di Srm, Massimiliano Cattozzi, direttore Agribusiness, e Alessandra Modenese, direttrice regionale Basilicata,  Puglia e Molise, che ha aperto l’incontro. Le testimonianze dei rappresentanti locali del mondo agroalimentare  e di quello turistico-ricettivo hanno animato la tavola rotonda, a cui hanno partecipato Pasquale Casillo,  presidente Casillo Partecipazioni, Marisa Lisi Melpignano, socio e manager Gruppo Melpignano, Savino  Muraglia, managing director Frantoio Muraglia, e Fioravante Totisco, ceo Cds Hotels. 

Grazie all’interazione tra turismo e agricoltura la Puglia esprime un modello che può avere un impatto positivo per altri territori e favorire lo  sviluppo socio-economico in termini anche occupazionali – spiega Stefano Barrese,responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo -. Intesa Sanpaolo con un miliardo di nuovo credito  potrà incentivare gli investimenti delle imprese orientati allo sviluppo sostenibile, l’attrazione della domanda  di beni e servizi, nuovi accordi di filiera fra i settori produttivi interconnessi. Ci rivolgiamo alle oltre 216.000  aziende che operano nel settore agricolo, di trasformazione alimentare e turistico-ricettivo con l’obiettivo, in  linea con le direttrici del Pnrr, di supportare i processi di crescita imprenditoriale legati a transizioni digitale  e ambientale, assistendone i passaggi generazionali e favorendone così anche in futuro la crescita sostenibile”.

Dall’analisi della Direzione Research di Intesa Sanpaolo emerge che in Puglia il settore agroalimentare ha  prodotto un valore aggiunto di 4,2 miliardi di euro nel 2021 (+5,4% rispetto al 2020). Nell’economia  regionale, il peso del settore agroalimentare è del 5,9% sul valore aggiunto totale, un’incidenza maggiore  rispetto alla media nazionale del 4%. In termini di occupazione, la Puglia è la prima regione italiana per  numero di addetti, nella misura di 117.000 nell’agricoltura e 31.000 nell’industria alimentare e delle bevande, con un peso sull’occupazione totale regionale dell’11%. Ottimi i risultati ottenuti sui mercati internazionali 

negli ultimi anni (+130% tra il 2008 ed il 2023) che sono proseguiti anche nei primi sei mesi del 2024, con un  incremento a valori correnti delle esportazioni del settore agroalimentare pugliese del 15% rispetto allo stesso  semestre del 2023: in particolare si sono distinti il settore degli oli e grassi(+62% tendenziale nel primo semestre  del 2024), quello dei latticini e formaggi (+22%), e le carni e salumi, le cui vendite all’estero sono triplicate (39  milioni di euro in più rispetto allo stesso semestre del 2023, di cui 34 milioni verso la Turchia). 

Dal rapporto di Srm-Centro Studi collegato a Intesa Sanpaolo si evincono diverse caratteristiche della  filiera turistica della Puglia: anche il 2023 è stato un anno positivo in cui la domanda ha raggiunto i 16,8 milioni  di presenze (+4,4% rispetto al 2022). In termini di valore aggiunto, si stima che la filiera turistica abbia  conseguito nel 2023 un valore di 4,8 miliardi di euro, il 6,3% del totale. Per quanto riguarda il 2024, sarà un  anno di nuovi record per la regione, le stime di preconsuntivo vedono un aumento di circa il 2,2% rispetto al  2023, con quasi 17,2 milioni di presenze, al disopra del valore registrato nel 2019. Continua poi l’aumento delle  presenze turistiche internazionali che, con una crescita del 4,1% rispetto al 2023, rappresentano il 138,3% del  dato del 2019. Il valore aggiunto della filiera turistica stimato arriverebbe nel 2024 a 4,9 miliardi di euro (Italia  103,6miliardi, Sud 24,9 miliardi), con un effetto diretto sul totale dell’economia dell’area del 6,4% che salirebbe  all’11,6% se si considera anche l’impatto indiretto ed indotto, superiore peraltro al dato nazionale (10,8%). 

Il sostegno del Gruppo al mondo dell’agricoltura e all’industria turistica
Intesa Sanpaolo punta sulla sostenibilità come leva di crescita strategica e la declina nei territori in cui opera  attraverso i Laboratori ESG presenti nelle principali città italiane, tra cui Bari. Grazie a servizi e prodotti  specificamente pensati per i vari bisogni di investimento, la banca incentiva le imprese a finalizzare obiettivi  in chiave di sostenibilità, nella crescente consapevolezza che l’adozione di politiche ESG – impatto ambientale,  responsabilità sociale, gestione aziendale – siano essenziali alla competitività ed alla creazione di valore per le  aziende. Il Gruppo dedica inoltre particolare attenzione sia alla gestione dell’acqua, vera e propria risorsa  per il cui efficientamento Intesa Sanpaolo ha previsto 20 miliardi di euro per investimenti per l’adozione di  misure per il risparmio idrico e il riutilizzo, sia alla transizione energetica delle piccole e medie imprese  italiane, attraverso prodotti e plafond dedicati e soprattutto supportando gli investimenti nella logica del Piano  Transizione 5.0, che mira a promuovere il risparmio energetico e la digitalizzazione delle imprese.  

Dal 2021 Intesa Sanpaolo dedica all’Agribusiness una rete commerciale specialistica in grado di seguire  l’intera catena produttiva, dalla produzione alla trasformazione. Una struttura con oltre 1.000 professionisti  che ha consentito di supportare il settore con erogazioni su scala nazionale per oltre 10 miliardi di euro  e il sostegno a oltre 170 filiere. Tra i prodotti specifici per le imprese agroalimentari, Cresci Agri è la  linea di finanziamenti con durata fino a 30 anni dedicata allo sviluppo della produzione modulabile sul  ciclo produttivo della filiera di appartenenza, oltre a prodotti per la copertura dai rischi sulle materie prime  e a soluzioni ad hoc per l’efficientamento energetico e la crescita internazionale.  

Per il turismo Intesa Sanpaolo ha attivato desk specialistici a supporto delle imprese del settore, oltre ad iniziative dedicate attraverso specifici interventi finanziari, in proprio o in collaborazione con prestigiosi  partner, costituendo una rete di supporto che accompagna l’impresa turistica in tutte le fasi del business. Tra  le misure destinate al comparto, le soluzioni di finanziamento S-Loan che prevedono un meccanismo di  incentivi economici alle aziende che investono e realizzano obiettivi Esg. La banca ha inoltre aderito al  fondo tematico per il turismo tramite Equiter, con risorse amministrate dalla BEI per conto del MEF e  indirizzate alle aziende. Per le realtà turistiche sono inoltre disponibili soluzioni di noleggio operativo per  avviare programmi di ammodernamento delle strutture preservando l’equilibrio finanziario delle Pmi.