Internet low cost micro-satelliti

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A cura di Roberto Paura È partita la la corsa per controllare il mercato dell’Internet low-cost attraverso lo spazio. Ai progetti di Google e Facebook di realizzare micro-satelliti per ovviare ai problemi A cura di Roberto Paura È partita la la corsa per controllare il mercato dell’Internet low-cost attraverso lo spazio. Ai progetti di Google e Facebook di realizzare micro-satelliti per ovviare ai problemi infrastrutturali che oggi tagliano fuori dalla Rete soprattutto i paesi in via di sviluppo, si aggiunge ora anche SpaceX, la compagnia spaziale privata americana fondata da Elon Musk che vanta già il primato di aver mandato il primo veicolo privato in orbita. Secondo le indiscrezioni raccolte dal Wall Street Journal, SpaceX è al lavoro per realizzare una costellazione di ben 700 micro-satelliti da mandare in orbita nei prossimi anni, in grado di assicurare l’accesso a Internet a costi bassissimi al pianeta. Un investimento iniziale di circa un miliardo di dollari, considerando che solo la fabbricazione di ciascun satellite si aggirerà sul milione di dollari: cifra molto bassa, grazie al fatto che i micro-satelliti progettati dovrebbero essere molto leggeri, nell’ordine dei 100 chili. Al progetto si affiancherà la WorldVu Satellites fondata da Greg Wyler, che a Google si occupava proprio dei satelliti low-cost. Per i giganti del web come Facebook e, appunto, Google, garantire una copertura totale del segnale Internet sulla Terra è un’ambizione necessaria per incrementare il mercato, dal momento che oggi circa il 60 per cento degli abitanti del pianeta è tagliato fuori dalla Rete. Progetti simili come Iridium e Globalstar hanno tentato di fare lo stesso in passato, ma i costi insostenibili hanno portato al loro fallimento.