Intelligenza Artificiale Generativa: millennial e GenZ sono ottimisti

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Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Grande apertura e ottimismo dei più giovani sull’Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI): secondo oltre il 70% dei GenZ e Millennial italiani già abituati ad usarla, questo strumento permette di ‘risparmiare tempo’, ‘migliorare il work-life balance’ e ‘focalizzarsi sul lavoro creativo e strategico’. I giovani intervistati sono consapevoli non solo delle straordinarie potenzialità, ma anche dei possibili rischi legati all’Intelligenza Artificiale (AI) e sono molto attenti al tema della regolamentazione e dell’uso etico della tecnologia – un tema sul quale (GenZ 52% e Millennial 45%) pensano di poter fare la differenza. Questo quanto emerge dalla tredicesima edizione della ‘GenZ e Millennial Survey’, lo studio globale di Deloitte condotto su oltre 14 mila GenZ e più di 8 mila Millennial in 44 Paesi del mondo e che nel 2024 – per la prima volta – ha approfondito anche il parere dei giovani sul tema della Generative AI. ”GenZ e Millennial sono cresciuti insieme alla digitalizzazione e la loro percezione in merito a innovazioni dirompenti come la GenAI è diversa da quella di altre generazioni: per loro sfruttare tecnologie che aiutano a semplificare mansioni, risparmiare tempo o ottimizzare processi è normale”, afferma Lorenzo Cerulli, GenAI Leader di Deloitte Central Mediterranean (Italia, Grecia, Malta), commentando la ricerca. ”Per questo – sottolinea – non stupisce che chi è già abituato a usare strumenti di GenAI dimostri più apertura e fiducia della media verso queste tecnologie. Del resto, ragazze e ragazzi dimostrano consapevolezza anche rispetto ai rischi e, tramite la survey, mandano un messaggio molto chiaro: la GenAI è più che benvenuta se serve a semplificare la vita – lavorativa ed extra lavorativa – e se è orientata al benessere socioeconomico”.