Insonnia cronica per il 10% degli italiani, esperti a confronto a Bari

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(Adnkronos) –
L’insonnia cronica è un disturbo del sonno di grandissimo rilievo dal punto di vista epidemiologico e sociale, interessando fino al 10% della popolazione globale. È, quindi, molto più diffuso di quanto si pensi, ma, nonostante ciò, viene sottovalutato e, di conseguenza, in moltissimi non ricevono le cure adeguate. E proprio i disturbi del sonno saranno al centro di un incontro istituzionale che si terrà venerdì 1 dicembre, presso l’Auditorium Bonomo di Bari, con il patrocinio dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri (Omceo). L’appuntamento si inserisce all’interno di altri, curati da FB & Associati e realizzati con il contributo non condizionato di Idorsia, che avranno luogo – a porte chiuse – oggi a Roma e giovedì 14 dicembre a Milano. I tavoli di lavoro – si legge in una nota – vedono protagonisti stakeholders politico-istituzionali confrontarsi con i massimi esperti nazionali sulla patologia e con le principali società scientifiche di riferimento sui temi più emergenziali e rilevanti per questa malattia.  

Quanto emerso dal lavoro di revisione della letteratura scientifica, a cura di Engage minds hub dell’Università̀ Cattolica del Sacro Cuore, e della messa a sistema delle differenti esperienze maturate all’interno delle singole specializzazioni, condiviso nel corso dell’incontro – dettaglia la nota – segnala che il 30% della popolazione dorme troppo poco, mostrando un peggioramento rispetto agli anni precedenti. Da un’analisi più approfondita, considerando solo gli individui che si rivolgono effettivamente al medico di base, l’incidenza dell’insonnia risulta molto più alta: fra il 55% e il 64%. A causa della sua elevata rilevanza, del notevole impatto sul benessere psicofisico e sulle performances lavorative, l’insonnia cronica rappresenta un’importante sfida non solo sanitaria, ma anche politica. La sua valutazione e la gestione nelle fasi iniziali dovrebbero essere una priorità al fine di individuare al meglio le strategie che migliorino la prevenzione e il trattamento della malattia e delle sue comorbidità, per incrementare la qualità di vita degli individui, aumentarne il rendimento ed abbattere costi sostenuti dalla spesa pubblica sanitaria.  

L’insonnia ci pone davanti un’importante sfida, che non impatta solo sulla sfera sanitaria, ma anche su quella economica: tra costi diretti e indiretti – conclude la nota – si calcola che il fabbisogno di spesa pubblica sul tema raggiunga i 30 miliardi di euro ogni anno. Con il fine di comprendere come poter al meglio rispondere all’istanza proveniente dalla popolazione che soffre di insonnia cronica e dal mondo medico-sanitario che si trova a fronteggiare l’appello al ‘buon sonno’, consapevoli della necessità di indirizzare la politica sanitaria verso la prevenzione e corretta gestione del disturbo da insonnia cronica e validare il riconoscimento dell’essenzialità̀ del sonno notturno per favorire il benessere dell’individuo e la sua qualità di vita, i tavoli di lavoro saranno l’occasione per elevare l’attenzione verso il disturbo da insonnia cronica, perché́ dall’insonnia cronica si può̀ guarire migliorando globalmente e universalmente la vita dell’individuo che ne è affetto.