Innovazione, videogame e realtà virtuale per curare la paralisi cerebrale infantile

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Al via la fase di sperimentazione clinica del progetto di ricerca, a cui partecipano numerosi enti, finalizzato a valutare l’efficacia di una terapia riabilitativa innovativa supportata dalla realta’ virtuale, paragonata a quella standard, in bambini con paralisi cerebrale infantile (forme emiplegiche e diplegiche). Lo rende noto l’Azienda ospedaliero universitaria pisana (Aoup) coinvolta nello studio con la sezione dipartimentale di riabilitazione neurocognitiva dell’età evolutiva. Nell’Asl Toscana nord ovest la sperimentazione e’ avviata invece nel reparto di Medicina riabilitativa dell’ospedale Versilia. Gli esercizi riabilitativi, indirizzati a promuovere il miglioramento delle capacita’ manuali e dell’equilibrio, spiega una nota dell’Aoup, “verranno svolti in forma di videogioco ed eseguiti in realta’ virtuale immersiva, con tecnologie sviluppate dai laboratori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, coordinatrice del progetto: l’immersione virtuale consentira’ ai bambini di partecipare a un’esperienza di gioco multisensoriale, ove agli stimoli visivi e uditivi percepiti a 360 gradi si aggiungeranno anche stimoli tattili percepiti attraverso attuatori indossabili, potendo percepire cosi’ anche il contatto tattile con gli oggetti virtuali obiettivo delle azioni di presa e manipolazione”. Inoltre, l’ambiente virtuale consente di misurare oggettivamente, rilevando nuovi indici cinematici e tecnologie avanzate di analisi dati (sviluppate dall’Istituto di Fisiologia clinica del Cnr di Pisa), le prestazioni dei bambini nelle azioni richieste e, di conseguenza, di monitorarne fedelmente i progressi nel corso della terapia.