Industria, rivoluzione nel Bonus investimenti: da febbraio stop alle agevolazioni regionali

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Il credito d’imposta regionale per nuovi investimenti produttivi, meglio conosciuto come Bonus Investimenti, subirà un brusco stop a partire dal primo febbraio prossimo. Su richiesta degli uffici regionali e di concerto con l’Agenzia delle Entrate, il codice tributo connesso a questa specifica agevolazione (numero 3895) viene disattivato. 

Non è quindi più utilizzabile, da parte delle imprese, per la fruizione in compensazione del credito d’imposta. E qui bisogna spiegare bene di cosa si tratta. La compensazione, infatti, in Campania come nel resto d’Italia è uno strumento fondamentale per la vita fiscale delle aziende. Chi ha un credito nei confronti dell’esattore, infatti, invece di farselo pagare (ci vogliono anni) può utilizzarlo per compensare dei debiti e annullarli.
La compensazione a credito, per essere ancora più precisi, consente all’azienda X che ha un credito, per ipotesi, di 10mila euro di pagare imposte per 5mila euro e mantenere così intatto ancora un surplus nei confronti del Fisco.
Ecco, per le imprese della Campania dal primo febbraio, e solo relativamente al credito d’imposta per nuovi investimenti produttivi, questa operazione non sarà più ammessa. Il codice tributo 3895 resterà attivo per la sola modalità di compensazione a debito e per un periodo di tempo che andrà specificato successivamente dall’Agenzia delle Entrate.
La modifica, una vera e propria rivoluzione visto che questa forma di credito d’imposta viene utilizzata dalle imprese campane da quasi dieci anni, è contenuta nella risoluzione numero 6/E del 2017 dell’Agenzia delle Entrate.
Ma cosa significa compensazione a debito? Il punto è, per la verità, controverso ma nella fattispecie in questione ci si riferisce alla sola possibiliutà, per l’azienda titolare di un credito d’imposta, di poter scontare parte di un debito fiscale.
Più semplicemente se l’azienda X ha sempre lo stesso credito di 10mila euro può utilizzarlo solo per compensare parte di un debito di importo superiore (ad esempio 15mila euro) e dovrà quindi versare al Fisco la parte restante.
Tutto questo modifica profondamente le strategie fiscali delle aziende campane che, in base alla legge regionale numero 12 del 2007 (articolo 3) hanno chiesto e ottenuto il credito d’imposta per nuovi investimenti produttivi. La platea di aziende interessate da questa vera e propria rivoluzione non è ancora ben definita visto che la comunicazione è giunta da poco e bisogna ancora attrezzarsi. Quanto alla decisione stando alle fonti interpellate da ildenaro.it pare nasca dall’esigenza di rinnovare il sistema delle agevolazioni per dare spazio a nuove misure rispetto a quelle ormai datate.