Indagine Grant Thornton: Cala fiducia delle imprese italiane

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Cala l’ottimismo delle imprese italiane per i prossimi 12 mesi: il dato emerge dall’ultimo International Business Report di Grant Thornton che monitora, a livello mondiale – svolgendo un’indagine trimestrale su 2600 dirigenti – quelle che sono le prospettive di crescita e investimento in 37 paesi nel mondo. Nel terzo trimestre 2016 solo il 26% delle imprese italiane ha dichiarato ottimismo per l’avvenire, contro 32% nel 2do trimestre e 50% del primo trimestre. Che cosa e’ cambiato? “L’incertezza politica di molti paesi dell’Europa, vedi Brexit, ma anche quella legata a fenomeni piu’ locali come il referendum costituzionale in Italia – ha dichiarato Stefano Salvadeo, Ceo di Grant Thornton Financial Advisory Services – portano sicuramente le imprese a maggiore prudenza. Potremmo dire che, generalmente, l’incertezza non piace alle imprese. Questo le porta a vedere al ribasso le proprie prospettive d’investimento, anche se cio’ non si concretizza poi necessariamente in un effettivo decremento dei fatturati. Le aziende reagiscono insomma all’incertezza macroeconomica ritardando le decisioni d’investimento e congelando di fatto le assunzioni.” A livello mondiale l’ottimismo ha registrato un calo verso il basso rispetto al trimestre precedente, – 24 punti in Irlanda, – 19 punti nel Regno Unito e Spagna, – 18 in Francia, – 6 in Italia. Negli Stati Uniti l’ottimismo scende di 1 punto percentuale (pp), spingendo a 11pp la caduta nel corso dell’anno. A livello globale, l’ottimismo delle imprese si attesta al 33%, perdendo 1pp rispetto al trimestre precedente, ma perdendo 11pp dal primo trimestre.

Il calo della fiducia nel Regno Unito rispecchia le conseguenze e incertezze legate alla Brexit. Prima della fine dell’anno, l’ottimismo era sulla cresta dell’onda al 74%, cadendo bruscamente al 40% e raggiungendo il livello piu’ basso dall’inizio del 2013 con la notizia del risultato. Tornando alle risposte dei dirigenti italiani nel terzo trimestre, il dato sull’export e’ quello che colpisce maggiormente: solo il 12% delle imprese pensa aumentera’ le esportazioni nel prossimo anno, la meta’ di quel 24% registrato nel primo trimestre, 18% nel secondo. Per quanto riguarda le esportazioni, il dato piu’ basso mai registrato e’ stato quello del secondo trimestre 2013 con un 2%. In calo anche le prospettive occupazionali: solo il 14% prevede nuove assunzioni contro un 30% del secondo trimestre. La maggiore fiducia e’ stata registrata nell’ultimo trimestre del 2015 con un 36%. Riguardo agli investimenti, il 38% investira’ in nuovi stabilimenti e macchinari, contro il 50% del trimestre precedente; in diminuzione anche quelli in ricerca e sviluppo: 38%, verso 48% nel secondo trimestre, ma in aumento dal 32% del primo.