Incontro con Fortuna Capasso, figlia d’arte e neomamma. Una vita dedicata a Tersicore, e la tradizione continua

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in foto Fortuna.Capasso

Non è mai abbastanza stare sul palcoscenico, e poco importa se con la bimba piccola in braccio o dietro le quinte. E’ questa la storia recente di Fortuna Capasso, direttrice artistica dell’ensemble Professional Ballet e figlia d’arte con una vita dedicata a Tersicore. E così proprio da figlia d’arte l’abbiamo incrociata sul palcoscenico del Premio Charlot 2023 nelle vesti di neomamma d’arte et voilà, è avviata ufficialmente una terza generazione danzante con la meravigliosa Pina Testa all’apice. Nel suo quartier generale del Teatro delle Arti di Salerno dirige un ensemble di danza come nella tradizione di famiglia, in continuità ed accanto a Pina Testa, già stella del Teatro di San Carlo di Napoli e naturalmente musa ispiratrice del nuovo corso.

In questi anni infatti si assiste alla direzione artistica che ha trovato un posto sicuro proprio nelle sale e sul palco del Teatro delle Arti con Fortuna Capasso ed il suo staff, eterogeneo come nelle corde dell’offerta formativa impartita nella Professional Ballet. Ed è proprio accanto a Pina Testa, Gerardo Fimiani, Elena Renna, Davide Raimondo, Simona Dipierri, Salvatore e Nunzia Sica che nella salernitana Professional Ballet non si guarda solo alla tradizione di balletto familiare ma soprattutto al futuro delle nuove generazioni danzanti.

Del resto la neomamma Fortuna Capasso è la prima a metterci la faccia, sia sul palco che alla sbarra e in sala così come non esita a mettersi in gioco e a tirare giù il primo bilancio partendo proprio dalle rassicuranti quattro mura del Teatro delle Arti. Non è un caso, dunque, che si passa dal repertorio contemporaneo alla videodance, dal classico all’hip hop con nel bel mezzo un vero e proprio “Invito all’opera”, un medley delle più belle e conosciute melodie dell’opera lirica. Un lavoro di un anno consumato sulle scene del Teatro delle Arti di Salerno, sempre più fucina di talenti ed esperienze coreutiche a tutto beneficio della comunità danzante di Salerno e della sua vasta provincia.

Ma procediamo con ordine. Dalle parti di Fortuna Capasso si ragiona in maniera trasversale alle arti cominciando con “La vedova allegra”, “una delle operette più famose e rappresentate – ci racconta l’entusiasta Fortuna Capasso – . Intrighi amorosi di una bell’epoque sontuosa e decadente tra lo sfarzo dell’ambasciata ed i luccichii del Chez Maxime passando per le danze di carattere”. Ad arricchire il programma ci hanno pensato le coreografie di Gerardo Fimiani, Elena Renna, Salvatore Sica e Simona Dipierri con “7 peccati capitali” in cui è stato impegnato gran parte dell’ensemble Professional Ballet.

Il grande clamore è senz’altro stato raggiunto con “Omaggio a Raffaella Carrà” di Davide Raimondo e “C’era una volta…scugnizzi” di Fortuna Capasso e Gerardo Fimiani sulle musiche di Claudio Mattone. A testimonianza di un programma così brioso ci hanno pensato Raffaele Paganini, Nicoletta Pizzariello ed Amalia Salzano, ospiti in una giornata di lavoro interamente dedicata all’ensemble diretto da Fortuna Capasso che ha chiarito i cardini del suo lavoro in questi primi anni di direzione artistica. In questo 2023 si è infine registrato il debutto dal vivo della terza generazione danzante di Pina testa con la piccola Regina che ha già debuttato in “Novecento, il pianista sull’oceano” con adattamento e regia di Antonello Ronga e la partecipazione di Pina Testa e Gianmarco Vitale proprio in occasione del Premio Charlot in programma quest’estate a Salerno.