Incontri diplomatici in Puglia con il Messico

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In foto Carlos Garcia de Alba Zapata
Da Marisa Ingrosso della Gazzetta del Mezzogiorno.it una nuova notizia diplomatica che arriva all’indomani di un terremoto in Messico i cui video devoluti in rete hanno fatto rabbrividire: Il profumo del mare di Bari arriva netto nella sala delle cerimonie dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico meridionale. L’incontro con il presidente dell’Autorità, Ugo Patroni Griffi, è terminato. Soltanto due le poltroncine occupate: l’Ambasciatore degli Stati Uniti Messicani, Carlos García de Alba Zepeda, e l’imprenditore Francesco Maldarizzi, console onorario per la Puglia. Sono rilassati, gioviali, paiono intimi amici. “Ci conosciamo da quanto? Trent’anni?”, dicono all’unisono. “Sì, da quando, negli anni ‘90-‘93 ho fatto l’addetto commerciale. Iniziammo le procedure del consolato, a Bari, nel ‘91. E ce ne vantiamo di avere questo console”, afferma la “feluca» sorridendo al barese. Ed è proprio, complice questo rapporto cementatosi nei lustri, che – come spiega Maldarizzi – l’Ambasciatore (che soltanto il 14 novembre scorso ha presentato le sue «lettere credenziali” al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella), non appena finito il «lockdown» è giunto subito in Puglia.
Conosco bene questa bellissima regione – dice il diplomatico – la conosco da Lecce a Foggia. È la mia prima volta qui da Ambasciatore, ma ci ero venuto da turista e come addetto commerciale. Inoltre, mio figlio è italo-messicano e di mamma pugliese, di Canosa di Puglia. E questa visita mi permette di confermare che tra Messico e Puglia ci sono ottimi rapporti, come dimostrano gli incontri che ho avuto, ma soprattutto che esiste il potenziale per crescere. Il potenziale per gli imprenditori pugliesi di investire in Messico, di esportare o importare in Messico o trasferire tecnologie». L’Ambasciatore, che dice di voler definire proposte specifiche anche in campo accademico e della ricerca, pare però molto attento alle potenzialità di porti e aeroporti pugliesi. “ Sono qui anche per far sì che prodotti messicani siano di interesse per i porti pugliesi, per i passeggeri, e vedere se esiste la possibilità di investire. Inoltre, l’Italia ha collegamenti col Messico solo da Milano”. “Moltissimi pugliesi sono andati lì – gli fa eco Maldarizzi – e ora si studia un approccio più “integrale”. Perché tanti pugliesi devono andare a Milano? E perché il messicano che viaggia, che ha capacità di spesa, non deve venire al Sud?”. “Il territorio pugliese è bellissimo – sottolinea De Alba – e il turista messicano ama molto la natura, il mare. Pensi che, venendo qui, un imprenditore messicano che ha forti investimenti in Italia, non in Puglia, mi ha chiamato col telefono satellitare ed era sulle coste pugliesi a fare vela. Appena il Messico scopre la Puglia vedrà… Inoltre, il 38% della produzione di vino italiano è in Puglia, ma i pugliesi non esportano il 38%. Vorrei che in Messico si conoscessero molto i vostri vini, perché conosciamo soprattutto quelli toscani. E consideri che siamo un mercato di 130milioni di persone, bisognerebbe conoscerci meglio. La Puglia della pasta del vino e del pane ha molti margini di crescita e io devo promuovere gli scambi, non soltanto il nostro export, gli scambi”. Interessato anche al capitolo Aerospazio e rapito dalla “pasta all’assassina che fate qui”,  il diplomatico pare certo di una cosa: “Tornerò presto e con accordi”. Per la cronaca, durante il tour di tre giorni, De Alba (che è anche Ambasciatore non residente in Albania, Malta e San Marino) ha avuto incontri ufficiali con: il console generale dell’Albania a Bari, Adrian Haskaj; il sindaco del capoluogo e presidente Anci, Antonio De Caro; il presidente di Confindustri Bari BAT Sergio Fontana, con alcuni industriali; il presidente di Aeroporti di Puglia, Tiziano Onesti; Vincenzo Divella e Pasquale Natuzzi nei rispettivi impianti produttivi; il citato Patroni Griffi; il rettore Stefano Bronzini e il presidente dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, Antonio Uricchio.