Incentivi, riuso beni confiscati. Borse per 60mila euro a giovani progettisti

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Un asilo, un parco della musica, un progetto di ospitalità diffusa tra 25 villette affacciate sul lago e un incubatore di startup innovative immerso nel verde, tra piazze botaniche, spazi aperti e attrezzature comuni. L’architettura del riscatto ridisegna gli spazi offrendo ad alcune tra le comunità campane più oppresse dalla criminalità organizzata l’opportunità di reinventarsi. Nascono così i progetti di rigenerazione di beni sottratti alle mafie sviluppati dal laboratorio “Agrorinasce-NIB” della Scuola di Architettura Strategica di Salerno “NewItalianBlood” (http://www.newitalianblood.com/index.pl).

Concentrati su aree agricole e paesaggistiche dei comuni di Santa Maria La Fossa, Villa Literno, San Cipriano d’Aversa, Castel Volturno e Battipaglia, i progetti sono stati presentati in occasione della Biennale dello Spazio Pubblico di Roma e coronano il lavoro dei giovani professionisti del Master Lab 2016 “Agrorinasce-NIB”. I progetti, per cui è già stato realizzato uno studio di fattibilità economica e sui quali Agrorinasce, insieme alle rispettive amministrazioni comunali, si impegna a trovare copertura finanziaria, dimostrano come sia possibile tradurre idee in progetti concreti per riattivare spazi pubblici e attrattori economici in aree complesse. 

LABORATORIO UNICO IN EUROPA. Il Laboratorio “Agrorinasce-NIB” nasce dalla cooperazione tecnico-scientifica siglata nel 2015 da NIB con l’Agenzia per l’innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio “Agrorinasce”, da venti anni promotore della legalità e della valorizzazione dei beni confiscati alla camorra nei comuni di San Cipriano d’Aversa, Casal di Principe, Casapesenna, S. Marcellino, S. Maria La Fossa e Villa Literno. Con un centinaio di progetti banditi e realizzati, Agrorinasce rappresenta un unicum in Italia e in Europa per il riuso di beni confiscati. La collaborazione con NIB arricchisce questa esperienza con il potere iconico dell’architettura.

BORSE PER 60MILA EURO A GIOVANI PROGETTISTI. I progetti di rigenerazione sono stati realizzati nell’ambito della terza edizione del Master Architettura|Ambiente promosso da NIB e coordinato da Centola&Associati, che ogni anno mette a disposizione per architetti, paesaggisti, pianificatori, ingegneri e designer under 35 di tutta Italia borse di studio destinate alla frequenza dei corsi e degli stage. Giunto alla quarta edizione, quest’anno saranno messe a disposizione 60mila euro ai migliori progettisti. Oltre al MasterArchitettura|Ambiente il 2017 vedrà anche la prima edizione dell’innovativo Master Progettazione|Ricerca.Entrambi i Master sono inoltre progettati e organizzati per essere oggetto di borse di studio del programma “Torno Subito” promosso dalla Regione Lazio. 

IL PROGETTO-MANIFESTO: IL MOSAICO VEGETALE. A fare da guida ai progetti di recupero realizzati dai partecipanti al Master-Lab “Agrorinasce-NIB” è il progetto-manifesto “Mosaico Vegetale”, ovvero una fattoria didattica “aperta” che verrà realizzata entro il 2018 a Santa Maria La Fossa su una masseria confiscata a Francesco Schiavone “Cicciariello”, cugino omonimo di “Sandokan”. La fattoria ha uno scheletro a forma di capanna, memoria astratta delle masserie storiche, le cui travi diventano supporto per un sistema di coltivazione verticale. La struttura “aperta” ospita 2700 vasetti in bioplastica, uno per ogni cittadino. La comunità è così chiamata a partecipare attivamente al sostegno del programma di recupero del bene.

PROPOSTE CONCRETE DI RIGENERAZIONE. Coordinati da una “faculty” composta dai più innovativi progettisti italiani, i giovani professionisti della Scuola di Architettura Strategica NIB, hanno riconvertito ville e terreni dei boss in oasi naturalistiche, parchi per biomasse e incubatori di imprese.

Per San Cipriano è stata sviluppata l’idea-progetto di un incubatore di imprese e startup innovative con spazi verdi, servizi e attrezzature comuni. Per Santa Maria La Fossa si è suggerito un percorso-passeggiata che dalla briglia del Volturno arriva sino all’argine naturale del fiume attraversando un terreno destinato alla produzione di biomasse. Per l’area umida di Villa Literno, infine, si è proposto di organizzare una serie di sistemazioni paesaggistiche utili a proteggere l’avifauna e realizzare servizi minimi di accoglienza e osservazione per i visitatori con percorsi, pedonali e ciclabili nascosti tra la vegetazione.

Qui i il link ai bandi: http://www.newitalianblood.com/index.pl