In Ue pagamenti sempre più digitali, ma il 60% resiste

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Si punta a far crescere i pagamenti digitali in Europa ma il 60% degli europei continua ancora a preferire le banconote in tasca. E’ quanto emerge da una recente ricerca di S&P. I servizi di pagamento – spiega S&P – sono importanti per i profitti delle banche europee. Oltre ai guadagni finanziari, il mantenimento di solide relazioni con i clienti attraverso servizi di pagamento efficienti facilita il cross-selling. Attualmente i cittadini europei possono scegliere tra diversi fornitori e metodi di pagamento. Tra gli operatori più importanti in Europa ci sono le società statunitensi Visa, Mastercard e PayPal, che utilizzano le loro reti di pagamento globali e altre soluzioni proprietarie per l’elaborazione dei pagamenti. Visa e Mastercard emettono quasi 8 miliardi di carte a livello globale. Ma allo stesso tempo le aziende londinesi innovative, come Revolut e Wise, sono entrate in diversi mercati europei e hanno registrato una crescita significativa. Queste società offrono una serie di servizi, tra cui soluzioni di pagamento. Piattaforme nazionali di pagamento mobile (per lo più di proprietà delle banche): Twint in Svizzera, Swish in Svezia e Blik in Polonia hanno guadagnato popolarità per le transazioni P2P istantanee ei pagamenti PoS online. Queste soluzioni basate su smartphone sono utilizzate principalmente a livello nazionale e forniscono opzioni di pagamento efficienti. La sovranità dei pagamenti – prosegue S&P – è importante per i decisori politici europei, soprattutto nell’ambito della loro più ampia dottrina di «autonomia strategica aperta». Questa dottrina mira a promuovere la concorrenza e l’innovazione, senza dipendere da tecnologie e servizi di paesi non europei. Ad esempio, la Bce sta lavorando all’euro digitale, una valuta digitale retail della banca centrale. S&P rileva che il suo caso d’uso specifico e il suo vantaggio rispetto ai tipi di pagamento esistenti rimangono, in parte, poco chiari. Il successo dell’Epi, la European Payments Initiative, rimane incerto. Per avere successo, l’Epi necessita di un’ampia base di membri e dell’accettazione da parte della maggior parte dei cittadini dell’eurozona. Un potenziale punto debole è l’attuale incapacità della piattaforma di connettersi a schemi di pagamento non in euro. S&P ritiene che la disponibilità dei consumatori europei a utilizzare la soluzione portafoglio dell’Epi per i pagamenti possa essere bassa e diversa da Paese a Paese. Inoltre, l’aumento del numero di banche partner, ma anche concorrenti, di diversi Paesi, potrebbe portare a sfide di governance. Secondo S&P, sono necessari incentivi affinché gli esercenti ei loro clienti accettino la nuova soluzione. I tassi di adozione possono aumentare rapidamente se i casi d’uso sono chiari, affidabili, economici e convenienti. I giganti dei pagamenti e le fintech domineranno i pagamenti,vista la loro forte presenza globale e la loro capacità di scalare e innovare. Schemi internazionali ben collaudati garantiscono transazioni affidabili, sicure e protette. I pagamenti tramite le stablecoin rimarranno probabilmente una nicchia in molti mercati. Tuttavia, potrebbero diventare più importanti per le transazioni P2P transfrontaliere, ad esempio nei mercati emergenti e in via di sviluppo, dove le rimesse sono importanti ei fornitori esistenti sono lenti o troppo costosi. L’introduzione dell’euro digitale rimane incerta.