In Europa con spirito rinnovato. In Italia nasce il Fondo Sovrano e a Napoli Mattarella parla ai magistrati  

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in foto Sergio Mattarella

La settimana è partita in quarta. Ieri importanti avvenimenti hanno aperto il cuore alla speranza dell’ arrivo di tempi migliori per gli europei e per gli italiani in particolare. É bene precisare con largo anticipo che non basterà girare l’angolo e in più accelerare il passo per andare incontro a essi, perché nell’attuale momento storico, il tempo gioca un ruolo di primo piano. I fatti. Dopo una serie di notizie positive, attendili perché provenienti da fonti qualificate, quali il Fmi, il Fondo Monetario Internazionale e alcune primarie agenzie di rating, quali Modi’s,Fitch e altre della stessa levatura, è arrivata direttamente dal Commissario per l’ Economia della EU Gentiloni l’affidavit ufficiale. Andando per ordine di importanza queste le due notizie salienti: la EU si è tirata fuori dal rischio di recessione e l’ Italia sta recuperando meglio del previsto posizioni e chiuderà ( dovrebbe chiudere, a bocce ferme ) l’ anno in corso con una crescita economica superiore a quella di Francia e Germania. Indirizzato a Gentiloni, è venuto fuori dal segretario della Coldiretti del villaggio una forma di esortazione molto in voga tra i rustici, che suona cosi: “fosse oro quanto ti esce di bocca”. In effetti è la libera traduzione,piuttosto colorita, di quella che nell’Urbe era: “ultimam verum dicesse!” Del resto una quantità seppur minima di incertezza certamente trova posto nelle conversazioni del dopolavoro, dove il maresciallo, prima di bere il caffè, ha proferito con tono preoccupato: “sarà…” In effetti, se il segretario scolastico della porta accanto intendesse ampliare la portata di quella affermazione, non tralascerebbe di aggiungere alcune note.Particolarmente interessante quella che il dato della produzione agricola si conoscerà a luglio, quando la parte più consistente dei raccolti sará stata posta nei magazzini, almeno per quanto concerne la parte del mondo a occidente. Inoltre, se non si terrà ben alta la guardia nei confronti del vicino oriente, non colpi di cannone, bensì di inflazione potrebbero continuare a mettere i bastoni tra le ruote del treno della ripresa che sta tentando di raggiungere la velocità di crociera. Sabato, domenica e lunedì scorsi, il presidente ucraino, compiendo un tour de force che a molti avrà fatto ricordare quelli che faceva Kissynger a metà degli anni ’60 nel corso della guerra in Viet Nam, è volato di fiore in fiore tra le capitali europee dove riscuote i maggiori consensi: Roma, Berlino e Londra, l’ ordine è quello realmente seguito. Ha trovato li il consenso pieno alle sue richieste di aiuti che addirittura sono state anticipate dai suoi ospitanti, che gli hanno chiesto di cosa avesse maggiormente bisogno. Il presidente volante è ritornato così a Kiyv con il carniere pieno.Di conseguenza oggi, quando incontrerá l’ex ambasciatore cinese a Mosca inviatogli dal presidente XI, potrá discutere se non su un livello di parità, almeno senza tenere il cappello in mano. Salvo improbabili stravolgimenti dell’ ultima ora, in conseguenza della visita del diplomatico cinese, la EU non farebbe male se adoperasse la massima prudenza nell’esprimere previsioni. Soprattutto quelle che, in qualche modo, potessero risultare subordinate ai contrasti ta Mosca e Kiyv. Per l’Italia sembra che la dose di ottimismo per l’andamento dell’ economia sia di maggior consistenza, anche perché la stessa, come destinataria della quota più alta per il suo PNRR a valere sul fondo comunitario NGEU, tutto andando bene, avrà a disposizione più volani (euro). Gli stessi che potranno aiutare l’economia a ritornare a vedere le stelle, muovendosi su un percorso a ostacoli, dove ognuno di essi non corrisponda a frazioni di decimali, ma almeno a una cifra intera. Rimanendo tra i fatti economici, il Ministro Urso, nel corso di una convention organizzata dal settimanale economico L’Economia (Corriere della Sera) ha dichiarato che domani porterà in Consiglio dei Ministri il disegno di legge che prevede la creazione di un fondo sovrano per il Made in Italy. Per le informazioni fornite ufficialmente da Urso, sarà l’inizio di un nuovo modo per il Governo di assistere le aziende che producono “italiano”. La notizia aiuta gli italiani a aprire il cuore alla speranza, perchè, sempre in Europa, precisamente in Norvegia, esiste giá un fondo sovrano che sta operando bene. Anche riguardo a questa innovazione dell’ intervento statale in economia è opportuno tener presente che il fondo che fa capo a Oslo trae la sua sostanza finanziaria dai giacimenti petroliferi del mare del nord. precisamente nelle acque territoriali norvegesi. Ogni commento è inutile e sarà meglio che il suo debutto avvenga in tempi brevi.Tanto perchè per certo è corredato di tutti i presupposti per dare buoni risultati e sarebbe una vera iattura se andasse sprecata un’ occasione del genere. Solo per ripetizione, è questo il caso in cui un bene immateriale, quale il plus attribuito al modo di vivere italiano a livello internazionale, si concretizza in maggiori ricavi di vendita. Un esempio di sobrietà italiana a tutto tondo l’ha data proprio lunedì, a Napoli, il Presidente Mattarella, intervenendo alla cerimonia di apertura della terza Scuola della Magistratura italiana. In quell’ occasione il Capo dello stato non si è trattenuto dall’ inviare “esortazioni” alle toghe presenti perché, insieme alle altre di tutt’ Italia, adottino con particolare attenzione gli atteggiamenti consoni al loro stato. Ciò vuol dire di evitare ogni atteggiamento, anche solo formale, che possa far mettere in dubbio la loro serenità e autonomia, da tutto e tutti. Aggiungendo che, purtroppo, difformità ci sono già state non molto tempo fa e il segno lasciato da quei fatti sono ancora oggi, nel Paese come fuori di esso, simili a ciglia negli occhi. È opportuno che i magistrati, cerchino di tenere il più possibile a debita distanza quanti li circondano non propriamente consoni al ruolo da loro svolto. “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”, così si dice nel villaggio, e c’è da accettarlo a scatola chiusa.