In arrivo il rapporto sul lavoro Usa

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Archiviato velocemente il rapporto della Banca centrale europea (Bce) che – come si sa –  ieri ha lasciato invariato il costo del denaro e rivisto leggermente al rialzo le stime su Pil e inflazione per quest’anno, l’attenzione dei traders oggi – primo venerdì del mese – è tutta puntata sugli Stati Uniti dove nel pomeriggio (14,30 ora italiana) saranno pubblicati i dati sull’occupazione Usa. 
Market mover capace di imprimere grande volatilità ai mercati, in particolare, alle coppie di valute con il dollaro Usa e alle materie prime direttamente o indirettamente correlate alla valuta statunitense, l
’indice deiNon farm payrollsmisura il cambiamento nel numero di persone che hanno trovato impiego durante il mese precedente, escluso gli operai e gli impiegati governativi e quelli in associazioni no-profit. Da qui l’importanza del dato, dal momento che fornisce indicazioni riguardo allacreazione di posti di lavoro e, di conseguenza, sulla capacità di spesa dei consumatori, che a sua volta ha effetto sull’intero assetto economico di un paese.
Secondo la teoria generale dei market mover, quando il numero di persone impiegate (misurate per K, ovvero mila unità) supera il valore previsto dagli analisti, il market mover può innescare un
effetto rialzista sul Dollaro USA. In particolare, oggi gli osservatori si aspettano di vedere l’economia americana capace di creare 160mila posti di lavoro a maggio, vale a dire, lo stesso numero di aprile. Non solo. Questo dato, insieme ai discorsi di alcuni governatori centrali attesi nelle prossime ore (il presidente della Fed, Janet Yellen, parlerà lunedì), saranno indicatori fondamentali per orientare le decisioni di Washington sui tassi di interesse. Secondo gli analisti, infatti, ad ora ci sarebbe quasi il 55% di possibilità che Yellen alzi i tassi a luglio.
Intanto, al momento il rapporto Eur/Usd quota intorno a 1,12 mentre il prezzo del petrolio appare in risalita intorno ai 50 dollari: il Wti è quotato a 49,27 dollari (+0,20%), mentre il barile di Brent sale a 50,20 dollari (+0,32%).