Secondo il rapporto del sito specializzato Idealista ben 54 province presentano prezzi più bassi, per quel che riguarda gli affitti di immobili, rispetto a quelli registrati a dicembre. Le maggiori cadute spettano alle province di Udine (-11,1%), Campobasso (-6,2%) e Ravenna, -5,2% insieme a Sassari. Sul versante opposto Catanzaro (13,1%) segna il maggior rimbalzo davanti alle province di Viterbo (9,5%), Barletta-Andria-Trani (4,8%) e Belluno (4,1%). Tendenza contrastante nei principali capoluoghi italiani, con 48 centri in calo contro 46 in terreno positivo. Stabili sulle richieste di dicembre Perugia, Bergamo, Catania, Monza e Verona. I maggiori decrementi si sono registrati ad Ascoli Piceno, dove le aspettative dei proprietari sono calate dell’8,8%, Campobasso (-8,3%), Asti (-7,4%) e Udine (-7,2%). All’opposto, i recuperi maggiori spettano a Trani (7%), Barletta (5,9%) e Teramo (5,1%). I grandi mercati segnano le variazioni negative più marcate a Napoli (-2,5%), Milano e Torino (entrambi -1,8%). Roma (0,7%) e Bologna (1,1%) invece archiviano il mese in terreno positivo. Nonostante la performance negativa di gennaio, sostiene Idealista.it, che porta a un calo accumulato pari al 9,9% negli ultimi 12 mesi, Milano resta il capoluogo dove affittare casa costa di più con 18,3 euro mensili, sopravanzando nettamente Firenze (14,5 euro/m2), Venezia (14,3 euro/m2) e Bologna (14 euro/m2). I canoni più economici riguardano Caltanissetta (4,1 euro/m2), davanti a Vibo Valentia e Cosenza, entrambe con una richiesta media di 4,5 euro mensili.