Il valore dell’innovazione aperta: la condivisione che crea successo

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Le tante ombre proiettate dall’individualismo non permettono di mettere in scena l’Innovazione Aperta nel teatro del Bazar delle Follie. Proprio per questo ci ostiniamo a continuare la narrazione di un fenomeno sociale oltre che economico dagli esiti dirompenti.
Nell’universo degli eventi suscitati dall’economia della conoscenza, essere e contare di più insieme agli altri è la pre-condizione per innovare e avere di più.
L’altruismo estende il suo campo d’applicazione mentre l’egoismo diventa una vacua pretesa. In questa prospettiva, gli esseri umani e l’innovazione non si attirano direttamente. Al centro c’è la cultura che gli uni e l’altra modificano e, a loro volta, ne sono influenzati.
Tra egoismo e altruismo, la gamma dei valori culturali è ampia. A seconda delle circostanze, ad impostare la scena sarà l’accento egoistico o l’intonazione altruistica.
Nelle rappresentazioni dell’innovazione aperta l’egoismo e l’altruismo si rincorrono nello spazio culturale.
Popolarizzata nei primi anni ‘2000, l’innovazione aperta è un processo sistematico attraverso il quale le idee penetrano da un’organizzazione a un’altra e viaggiano su diversi vettori di opportunità per la creazione di valore.
Con il simultaneo apparire di molteplici tecnologie digitali trasformative e con la rapida evoluzione della disciplina dell’innovazione, è diventato evidente quanto sia indispensabile un approccio al cambiamento tale da includere le dimensioni tecnologiche, sociali e politiche.
Nella sua versione 2.0, frutto dei progressi delle tecnologie digitali e degli sviluppi delle scienze cognitive, l’innovazione aperta è un paradigma che promuove mutamenti radicali, cerca l’inaspettato e fornisce il sostegno a una rapida scalata al successo. Come metodo, fornisce una rete di sicurezza sia alle innovazioni che agli innovatori, instillando in quest’ultimi fiducia e coraggio di innovare.
Essa mira a produrre benefici per la società e non solo per l’economia, individuando e realizzando innovazioni che ci indirizzano collettivamente verso la traiettoria di un modo di vivere più intelligente e quindi sostenibile.
Con ciò rendendo evidente come nuovi servizi e mercati possano essere co-creati in ecosistemi aperti dove i risultati a vantaggio di tutti (“io vinco, tu vinci”) subentrano alle situazioni che separano i vincenti dai perdenti (“io vinco, tu perdi”).