Il Presidente dell’Inps non può guadagnare 2500 €/mese, si dovrebbe protestare con chi sottovaluta la sua funzione

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in foto Pasquale Tridico, presidente Inps

Pur non stimandolo come manager, perché docente universitario, difendo l’aumento di stipendio non ancora del tutto adeguato alla funzione. Glie l’hanno aumentato dopo due anni di misera retribuzione. A colpevolizzarlo e chiederne le dimissioni è chi da anni si abboffa di soldi e non fa che criticare e accusare chiunque. Ci sono alcune cariche dello stato e pensionati che guadagnano cifre da capogiro, più di Mattarella, pur non avendo le stesse responsabilità. A forza di spargere odio prima o poi si arriverà allo scontro fisico. Se questo è quello che si cerca di fomentare, finirà molto male.

Ci sono squadre che non possono militare in Serie A, come certi politici mediocri non possono guidare un partito
Dirigenti e tifosi esultano per la promozione senza prevedere le figuracce che li aspettano in un campionato in cui non hanno alcuna possibilità di competere. Sarebbe più saggio rimanere nel livello in cui esibirsi dignitosamente. Lo stesso accade agli uomini politici, che cercano di salire sempre più in alto, pur conoscendo la propria ignoranza e mediocrità. Appena arrivati pretendono di fare il capo del partito, il ministro o il sindaco di Roma. Collezionano, così, una figura di merda dopo l’altra. Sarebbe meglio imparare a fare politica, prima nel consiglio comunale di una città di provincia.

Con l’aumento di criminalità le pene dovrebbero essere esemplari perché la società creda ancora nella giustizia
Seppure Gaia e Camilla, le due ragazze di 16 anni investite e uccise da un suv a Corso Francia nello scorso dicembre, abbiano attraversato col rosso e fuori dalle strisce, se Genovese viaggiava a 90 km/h con la pioggia a dirotto, aveva bevuto e parlava al cellulare, non può un Pubblico Ministero essere clemente e chiedere una pena così mite. “Non cerchiamo vendetta – dicono le mamme – ma cinque anni di reclusione che giustizia è?”. Per di più ha un curriculum con gravi e continue violazioni stradali, negli anni scorsi gli era stata ritirata la patente. Si dovrebbe essere più severi.

Li ho uccisi perché erano troppo felici l’assassino dei fidanzati di Lecce confessa di avere ucciso per placare la gelosia
È il gesto di un povero folle, ma è anche l’esasperazione di un principio che evidenzia la mentalità degli italiani. Siamo invidiosi, inutile negarlo. Ecco perché il successo del comunismo prima e del populismo adesso. Anziché emulare chi riesce nella vita, preferiamo che pure gli altri stiano male come noi. Infatti, esultammo per la soppressione dei vitalizi ai parlamentari e adesso della loro riduzione. Persino l’odio e la violenza che si scatena sulle donne, sui migranti e sui deboli sono l’ammissione del fallimento sociale. Una coppia felice può dare fastidio. Meglio ucciderli, senza motivo.

Uno dei pochi uomini di potere onesto è solo contro tutti perché, come Gesù, sta cacciando i mercanti dal tempio
All’inizio del pontificato, quando cominciò a predicare la chiesa povera, lo accusarono di essere comunista. Poi, dopo avere fatto pulizia nella curia e scoperchiato i vizi dei prelati, gli diedero dell’eretico. Francesco dà fastidio. Adesso lo querelano perché i suoi 007 hanno scoperto che un cardinale gli rubava tanti soldi. Gli è stata tolta la qualifica. Non potrà neppure partecipare al Conclave. Non era mai successo, almeno in epoca moderna. L’inchiesta si allarga. Si scoprono complici italiani. Che fortuna, Eminenza. Ora, con la lentezza della nostra giustizia, finirà a tarallucci e vino.

A Marsala, la mia adorata città, è successo qualcosa che tutta l’Italia ha visto ai TG e me ne sono vergognato
La ricordavo come la città dell’accoglienza. Adesso ci sono gruppi violenti che assalgono migranti pacifici e laboriosi. Sono giovinastri che stravolgano i saggi messaggi dei loro padri di non aggredire gli inermi. È una nuova genia, che dice di voler combattere la mafia, ma che sprizza uguale odio e disprezzo per la vita, perché credono in una morale diversa. Chi gli trasmette messaggi di tale rancore, proprio alla vigilia di elezioni da cui dipende il benessere della città? Non vengono da altrove, sono vigliacchi autoctoni. Chiediamoci se sono migliori di coloro che credono di poter giudicare.

Anche a chi non s’intende di Calcio può interessare questa riflessione e meditare se reagire o continuare a subire
A nessuno fanno impressione gli stipendi milionari dei calciatori. Li riteniamo difensori della squadra del cuore. Invece, sono mercenari senza ideali che nella stagione successiva saranno avversari. Non sono idoli. si contagiano pure. È un fenomeno di stupidità collettiva diffuso in tutto il mondo. Con tali cifre non è più uno sport. Dove c’è tanto denaro c’è corruzione. Chi educa i nostri figli guadagna quattro soldi. Come pure chi ci cura e salva la vita di molta gente. I ragazzi, senza sprone allo studio, crescono ignoranti, con l’illusione di diventare campioni. Saranno disadattati senza futuro.

Userò le parole “negro” e “frocio” fino all’ultimo dei miei giorni. Mi debbono tagliare la lingue per impedirmelo
Così ha concluso un suo intervento nei giorni scorsi il vice presidente e assessore alla cultura della Regione Calabria. Dopo varie esperienze politiche oggi si definisce intellettuale sovranista e devoto della Madonna. Mostra un Rosario che gli avrebbero incautamente donato delle suore. Chissà come si esprimerebbe se non fosse credente. Perché non nominare soggetti più adeguati a certi incarichi? Delicata è la gestione della cultura la cui carenza penalizza l’Italia e soprattutto il Sud. Non è millantando la fede che si legittima la propria volgarità. Che cosa non si fa per farsi notare!