Il premio Artis Suavitas all’Anfiteatro romano di Avella

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L’Occhio di Leone, ideato dall’artista Giuseppe Leone, è un osservatorio sull’arte visiva che, attraverso gli scritti di critici ed operatori culturali, vuole offrire una lettura di quel che accade nel mondo dell’arte avanzando proposte e svolgendo indagini e analisi di rilievo nazionale e internazionale

di Stefania Trotta

Abbiamo bisogno di premi? La risposta è sì se si premia il coraggio, l’impegno, la perseveranza, l’amore per ciò che si fa e per ciò che si trasmette.
Il premio Artis Suavitas, giunto alla sua quinta edizione, nasce diversi anni fa dall’idea dell’avvocato Antonio Larizza di dedicare un premio al profumo e alla bellezza dell’arte. Il comitato scientifico formato da Maurizio De Giovanni, Antonello Paolo Perrillo e Antonio Fiordellisi hanno scelto i protagonisti che domenica 30 giugno sono stati premiati in quanto eccellenze del nostro territorio, in uno dei luoghi più magici del nostro territorio, l’Anfiteatro Romano di Avella.
La serata di premiazione condotta da Alessia Mancini è iniziata con il primo dei tanti messaggi di vita che hanno costellato questa serata. Liliana Segre, senatrice a vita, in un emozionante videomessaggio ha ricordato con i suoi 94 anni, l’importanza del ricordo e della memoria per generare una speranza consapevole per le nuove generazioni.
Tra i primi a salire sul palco è stato uno dei cantanti piu amati dal pubblico partenopeo, anche per la sua simpatia e umanità, Gigi D’Alessio, premiato dal re della pasticceria Iginio Massari, premiato lo scorso anno e quest’anno entrato nel comitato tecnico scientifico, che oltre a congratularsi con D’Alessio per aver valorizzato la musica napoletana nel mondo, ha raccontato come un po’ di dolcezza sia necessaria non solo nei dolci ma anche nelle parole cantate nella vita di tutti i giorni.
Seconda donna ad essere premiata è stata il grande talento della pallacanestro Valentina Vignali, premiata dalla Fondazione Santobono Pausillipon, con cui l’associazione Artis Suavitas collabora per donare serenità ai piccoli guerrieri dell’Ospedale Santobono di Napoli. L’atleta ha commosso il pubblico con le sue parole di speranza, quando ha ricordato come sia fondamentale avere un obiettivo, nel suo caso lo sport, per affrontare e superare le grandi difficoltà che la vita ci riserva: “quando ho scoperto di avere il cancro – dice l’atleta – il fatto di dovermi alzare dal letto per allenarmi mi ha salvato. Non ho mai mollato”.
E su questa testimonianza di resilienza si è aperto un momento tutto dedicato alla donna con l’attrice Pia Lanciotti che ha letto un testo dedicato a Giulia Tramontana, assassinata con il figlio ancora in grembo: “nessuno parli di amore – ha letto Tramontana – nessuno parli di passione per quelli che sono dei delitti” e con queste parole ha ribadito come il linguaggio dell’arte sia importante perchè capace di parlare all’anima.
Ad anticipare un’altra premiazione, l’esibizione di Stefano Larizza che ha cantato insieme al pubblico un capolavoro come I giardini di marzo, in presenza del suo autore, Mogol che ha poi ricevuto il premio dal sindaco di Avella e alla domanda: “Se c’è un’opera a cui è particolarmente legato – ha risposto commosso – Quella che ho scritto per mia moglie”.
Il bellissimo albero della cultura, scultura da cui germogliano libri più che foglie realizzato dalle artiste Cettina Prezioso e Anna Napolitano, è stato consegnato anche a Giovanni Liccardo per aver fatto della Level Touch, un’impresa di successo che testimonia quanto sia fondamentale  credere nei propri sogni ed essere un fiore all’occhiello dell’imprenditoria napoletana.
Non poteva mancare un riconoscimento al mondo della cultura e la scelta quest’anno è ricaduta su un divulgatore d’eccellenza come Roberto Giacobbo che con Freedom ha festeggiato 25 anni di messa in onda in TV. Giacobbo, sottolineando il grande impegno che il premio dedica ai giovani ha ribadito la necessità di combattere la cattiva informazione, andando ad approfondire le notizie attraverso la ricerca delle fonti e quella, non meno importante di divertirsi con la cultura.
E in linea con l’informazione intelligente che diverte non poteva mancare la premiazione del gruppo più amato dai social, i The Jackal che si sono distinti nel tempo per il modo originale di trasmettere messaggi anche impegnativi, attraverso l’ironia. Il gruppo di talenti è stato premiato dall’attrice Martina Stella che è salita sul palco accompagnata dalla giovane figlia, gran fan dei The Jackal.
Dopo l’energica esibizione di violino e chitarra elettronica del duo strumentale KamAak è toccato proprio a dei giovani talenti, tra le mission del Premio Artis Suavitas, premiare tre giovani studenti, il primo ha vinto con la sua tesi su come è possibile combattere la depressione con la creatività, una borsa di studio per un master di secondo livello sostenuto dal gruppo leader dell’immobiliare industriale Marican e gli altri due talenti hanno ricevuto una crociera donata da Costa Crociere, sponsor ufficiale e leader mondiale del settore delle crociere premiata anch’essa, nella figura di Mario Zanetti, Amministratore Delegato e Presidente di Confitama.
E se sullo sfondo del palco vi è una scenografica scultura di sirena dell’artista Domenico Sepe, a salire sul palco è l’artista internazionale Lorenzo Quinn che “attraverso la sua scultura, come le sue celebri mani, simbolo universale d’amore, combatte l’odio nel mondo”. L’artista è stato premiato dal Gold Tower Hotel, partner del premio che vanta la Terrazza con il rooftop più esclusivo della città.
Il palco al centro dell’anfiteatro romano ha  visto poi la premiazione di una delle voci piu belle del panorama italiano, Malyka Ayane, che attraverso la sua personale ed intima esperienza ha trasmesso la positività nell’essere caparbi e persino testardi, per trovare il proprio posto nel mondo e fare qualcosa di speciale. A ricevere inoltre il premio sono stati Il giornalista e scrittore Giovanni Grasso, nel 2015 consigliere per la stampa e la comunicazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e Padre Enzo Fortunato, tra le personalità di spicco della cultura italiana nonchè in ambito religioso.
L’architetto e designer Massimiliano Fuksas premiato per essere diventato nella sua lunga carriera ambasciatore del carisma progettuale italiano nel mondo.
Ed infine a salire sul palco per ricevere l’Albero della cultura è stato Linton Johnson, altra stella della pallacanestro che dopo la carriera nell’NBA ha fatto del suo “Get in the game” un mantra di incoraggiamento per milioni di giovani, compresa la piccola squadra del Baiano, salita con lui sul palco.