Il porto borbonico di Ischia compie 170 anni e cambia volto. Alt agli allagamenti per l’alta marea

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Il porto borbonico di Ischia, che quest’anno celebra il suo 170° anniversario, è al centro di una trasformazione storica che ne ridefinirà il volto e l’utilizzo per i prossimi decenni. Un ambizioso progetto di riqualificazione è in corso, con l’obiettivo di migliorare l’infrastruttura portuale e aumentare l’attrattiva turistica dell’isola, offrendo nuove opportunità sia per i residenti che per i visitatori.
Il 31 luglio del 1854, il piroscafo reale Delfino entrò per la prima volta nell’antico lago, segnando l’inizio di una nuova era per l’isola. Il 17 settembre dello stesso anno, il porto fu ufficialmente inaugurato alla presenza di Ferdinando II. A distanza di 170 anni, il porto di Ischia si prepara a una nuova fase della sua storia con un cantiere in pieno fermento che prevede la costruzione di una passeggiata che collegherà la Riva Destra del porto con la spiaggia di San Pietro, attraverso la scogliera di punta San Pietro. Questo percorso panoramico, che diventerà il punto di partenza di un anello che comprende via Francesco Buonocore, via Roma e via Porto, promette di diventare una delle principali attrazioni dell’isola. “Questa riqualificazione rappresenta un intervento fondamentale per la nostra comunità” ha dichiarato il sindaco di Ischia, Vincenzo Ferrandino. “Stiamo ridando nuova vita a un’area centrale della nostra città, migliorandone la fruibilità e l’attrattiva, non solo per i turisti, ma anche per i residenti. Questo intervento risolve il problema dell’acqua alta sulla riva destra, un’area di grande rilevanza turistica   e crea anche una passeggiata di collegamento tra San Pietro e via Francesco Buonocore, a disposizione di turisti e residenti. Secondo il cronoprogramma, speriamo di vedere le prime passeggiate già dalla prossima primavera-estate.”

Il progetto prevede anche un restyling della Riva Destra, risolvendo il problema degli allagamenti che per anni hanno afflitto ristoranti ed esercizi commerciali durante i mesi invernali. Sarà inoltre recuperata l’area del cantiere Argita e risolte le criticità della banchina olimpica, migliorando l’operatività per i traghetti.  Il progetto del Comune di Ischia, firmato dall’architetto Consiglia Baldino e dall’ingegnere Francesco Fermo, sarà realizzato dalla Divisione Building di Piloda Group, sotto la guida dei fratelli Di Palo, in collaborazione con l’architetto Carla Mattera. “Edilizia civile, Restauro conservativo, Edilizia Marittima, Cantieristica Navale e Yachting sono il cuore del nostro gruppo,” ha sottolineato Donato Di Palo, co-fondatore di Piloda Group. “Siamo orgogliosi di contribuire a un’opera che non solo migliorerà l’infrastruttura portuale, ma che avrà anche un impatto positivo sull’economia locale e sul turismo”.

Il completamento dei lavori è previsto per il 2025, un traguardo che segnerà un nuovo capitolo nella storia del porto di Ischia, confermandolo come un punto di riferimento non solo per i suoi 170 anni di storia, ma anche per la sua visione rivolta al futuro.
A livello nazionale, Piloda Group è attualmente coinvolto in importanti progetti come la costruzione del campus del Politecnico di Milano su progetto di Renzo Piano, la riqualificazione del porto di Manfredonia e la costruzione di nuovi alloggi a Scampia. Sull’Isola di Ischia, il gruppo ha realizzato interventi a Sant’Angelo, Forio, Casamicciola, e a Procida ha ridato nuovo splendore alle chiese dell’isola e al palazzo merlato del porto, combinando la forza dell’edilizia alla delicatezza del restauro. L’architetto Carla Mattera conclude: “Il progetto è stato concepito come un connubio tra il mare antistante il porto di Ischia e gli elementi naturali della scogliera, che non sarà più solo una protezione, ma diventerà parte integrante di una passeggiata che unirà due punti differenti, offrendo un suggestivo belvedere verso il mare. Sulla riva destra, costruiremo un argine che, oltre a proteggere, fungerà anche da seduta per i passanti durante i mesi estivi, utilizzando materiali conformi alle direttive della Sovrintendenza”