Il Piano di adattamento agli eventi meteorologici estremi e dissesto idrogeologico: dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo sostenibile (ASviS) (qui) https://asvis.it/radio-alta-sostenibilita/1256-19900/eventi-meteorologici-estremi-e-dissesto-idrogeologico-ecco-il-piano-di-adattamento
Silvia Brini, responsabile Ispra dell’Area per il monitoraggio della qualità dell’aria e per la climatologia operativa,
e coordinatrice del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 11 (Città e comunità sostenibili)
#altasostenibilità Brini: secondo studi @ispra_press record del 2022 come anno più caldo. Allarme siccità con effetti sulla salute delle persone più fragili: trend in aumento negli ultimi 40 anni per la temperatura. Situazione clima preoccupante. https://t.co/lbRHrpbISX
— ASviS (@ASviSItalia) January 15, 2024
Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS
#altasostenibilità Giovannini ASviS: ora che il #PNACC è stato approvato, è urgente creare osservatorio di monitoraggio entro febbraio. Utile che il Governo produca una direttiva ai Ministeri per azioni immediate. Dobbiamo dare messaggio chiaro ai privati. https://t.co/lbRHrpbISX
— ASviS (@ASviSItalia) January 15, 2024
Simona Petrucci, senatrice Fratelli d’Italia, componente della
Commissione permanente Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica
#altasostenibilità Petrucci @FratellidItalia: il #PNACC pone le basi alle programmazioni territoriali per prevenire eventi disastrosi. Bisogna tenere conto dell’evoluzione del contesto, con analisi approfondite degli eventi climatici. #PNRR fondamentale. https://t.co/lbRHrpbISX
— ASviS (@ASviSItalia) January 15, 2024
TESTO
Di fronte al clima che cambia rapidamente innescando crisi economiche, ambientali e sociali globali, qual è la risposta italiana a presenti e futuri choc? Ad Alta sostenibilità: Brini (Ispra), Giovannini (ASviS) e Petrucci (FdI). In studio Manieri e Viettone. [VIDEO] (qui) https://www.radioradicale.it/scheda/718185/alta-sostenibilita-eventi-meteorologici-estremi-e-dissesti-idrogeologici-ecco-il-piano 15 gennaio 2024
Dopo una lunga gestazione è stato di recente approvato il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, un passaggio importante per la pianificazione strategica del nostro Paese per prevenire nuovi disastri collegati agli impatti della crisi climatica, dagli eventi meteorologici estremi ai dissesti idrogeologici. Il concetto di resilienza, cioè la capacita di reagire velocemente e in maniera efficace a shock improvvisi, molto dibattuto durante e dopo la pandemia, ora sembra meno centrale.
Ad Alta sostenibilità in onda lunedì 15 gennaio, alle 12.30, su Radio Radicale e disponibile in podcast. Ospiti: Silvia Brini, responsabile Ispra dell’Area per il monitoraggio della qualità dell’aria e per la climatologia operativa e coordinatrice del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 11 (Città e comunità sostenibili); Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS; Simona Petrucci, senatrice Fratelli d’Italia, componente della Commissione permanente Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica. Conducono Valeria Manieri ed Elis Viettone.
15GEN2024
rubriche
Alta Sostenibilità – Eventi meteorologici estremi e dissesti idrogeologici: ecco il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici
RUBRICA | di Valeria Manieri – RADIO – 12:30 Durata: 25 min 38 sec
A cura di Silvio Farina e Valentina Pietrosanti
00:00
25:38
CC1x
CLOSED CAPTIONSNo subtitlesItaliano
SPEED1×1.25×1.5x
Conducono: Valeria Manieri (Radio Radicale) ed Elis Viettone (giornalista, ASviS).
Ospiti della trasmissione: Silvia Brini (responsabile ISPRA dell’Area per il monitoraggio della qualità dell’aria e per la climatologia operativa e coordinatrice del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 11, Città e comunità sostenibili), Enrico Giovannini (direttore scientifico dell’ASviS), Giuseppe Lo Presti (direttore generale del MASE per l’Uso sostenibile del Suolo e delle Risorse idriche – USSRI) e Simona Petrucci (senatrice di Fratelli d’Italia, componente della Commissione permanente Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica).
-
ELIS VIETTONE
giornalista, membro dell’ ASviS
SILVIA BRINI
ricercatrice di Ispra, co-coordinatrice del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 11
ENRICO GIOVANNINI
direttore scientifico dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS)
GIUSEPPE LO PRESTI
direttore generale del MASE per l’Uso sostenibile del Suolo e delle Risorse idriche – USSRI
SIMONA PETRUCCI
senatrice, membro della Commissione Ambiente (FDI)
12:30 Durata: 25 min 38 sec
Bentrovati qui su radio radicale l’appuntamento è con alta sostenibilità chi vi parla Valeria Manieri c’è qui insieme a me e di scrittore e giornalista per parte agissero Bondi buongiorno buongiorno Valeria Ponzone nostri ospiti quest’oggi parleremo dell’approvazione del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici avremo degli ospiti diciamo Esperti anche esponenti della maggioranza di questo Governo io dò subito il benvenuto ovviamente
A uno dei padroni di casa Enrico Giovannini il direttore scientifico dell’Agis Bongiorno professore buongiorno buongiorno a tutti
Grazie per essere con noi Silvia Brini responsabile Ispra dell’area per il monitoraggio della qualità dell’aria e per la climatologia operativa coordinatrice Peraza fisse del gol numero undici città e comunità sostenibili per trovata
Va trovate voi grazie dell’invito e grazie alla senatrice
Simona Petrucci di Fratelli d’Italia componente della commissione permanente ambiente transizione ecologica energie lavori pubblici comunicazioni innovazione tecnologica ben trovata qui su Radio Radicale
Sì buongiorno e grazie a mente dell’invito o che con molto piacere
O accettate da Terranova che segue da molti anni
E allora prenderemo in questa mezz’ora a fare il punto di di questo di questo importante di queste importanti cornice che aiuterà ovviamente
Chi chi chi governa a mettere in campo tutto quello che è necessario poi vedremo se davvero tutto quello che è necessario per far fronte ai cambiamenti climatici in atto in tutto il mondo ma anche il nostro Paese abbiamo sentito negli ultimi anni sempre più diciamo fenomeni molto violenti molto intensi che hanno toccato varie parti del nostro territorio vediamo appunto
Che cosa che cosa ci porterà questo due mila ventiquattro l’ispettore
Tema allora lei retto da poco di recente approvato il piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici dopo una lunga gestazione è un passaggio importante per la pianificazione strategica del nostro paese proprio per prevenire nuovi disastri collegati agli impatti della crisi climatica
E dagli eventi meteorologici estremi ai dissesti idrogeologici e il concetto di resilienza cioè la capacità di reagire velocemente in maniera efficace a shock improvvisi è stato molto popolare durante e dopo la pandemia ora sembra un po’passato di moda mentre è proprio in questa ottica che questo piano deve intervenire
E senatrice Petrucci quindi questo piano in che modo rende il Paese più resi niente di fronte alle conseguenze degli impatti della crisi climatica
Innanzitutto vorrei fare un plauso la vista l’ambiente per aver finalmente approvato dopo sei anni catetere io non la gestazione questo piano Pistone Complesso è un piano abbastanza direi completo con Pagliara sotto alcuni aspetti ma io penso sempre se non poniamo le basi se non CPC diamo e da a ore quelle sono le fondazioni difficilmente riusciremo a costruire il palazzo è un piano che permetterà soprattutto agli amministratori locali di usare una pianificazione tenendo conto di quelle che sono le situazioni attuali del Paese
Io sono toscana sono geologo quindi conosco benissimo i fenomeni che hanno interessate
La mia regioni poco poco tempo fa anche gli a Romania che le le cause che l’hanno innescato questo piano diciamo che cerca in una prima fase di andare a prevenirla formale a prevenire con una serie di azioni le azioni si chiamano le azioni so però non sono i duecentocinquanta sui trecento se sono sessantuno obiettivi funzioni funzioni che questo piano prevede sono duecentocinquanta quelle che aiuteranno lei le amministrazioni locali ad esempio comuni province regioni
A trovare una sintesi per prevenire o laddove non fattibile mitigare quegli eventi che hanno causato i disastri i dissesti idrogeologici quindi ci sono interventi che mi chiederanno interventi invece che dovranno per e vini
Questi cambiamenti climatici e si tratta si tratta ogni degli interventi definiti Clay si sono l’altra sera venerdì si sono previsti interventi sono mi rimetto in greco ecco diciamo che nel Complesso
Ha grande obiettivo
Va strutturato in una seconda fase andando a individuali quella che è il che sarà la governance e quindi un un tavolo pure lui mi ha detto non solo il ministero di competenza ma anche le figure e le regioni interessate in quel preciso momento quella precisa valutazione di pianificazione nelle province e mi comunica che poi sono quelli che attraverso i loro piani
Dovranno attivare tutta una serie di di forfait
Ecco allora coi andando più nello specifico su quelli che sono i passaggi e qui adesso ha ha fatto cenno
E vorrei chiedere al professor Giovannini e di marzo un po’gli esibì elaborato dalla hospice proprio con alcune raccomandazioni su come attuare implementare e questo piano ecco adesso che il piano è stato varato insomma è stato approvato quali sono secondo voi le priorità rispetto a quelle raccomandazione rispetto anche al contesto attuale
Ci sono due elementi cruciali che noi speriamo vengano prese in considerazione le prossime settimane dal Ministero per l’ambiente la sicurezza genetica ma più in generale dal Governo
Primo elemento come diceva la senatrice bisogna creare questo cosiddetto osservatorio che in realtà la struttura che poi va deve valutare le azioni deve definire delle regole per cui quello che è stato detto prima cioè che gli amministratori locali incorpori no le loro decisioni i principi del piano diventi realtà
E poi monitorare la situazione
Per essere posti davanti ci piacerebbe che entro febbraio questo organismo venga creato
D’altra parte come è stato ricordato c’è stata una lunga gestazione adesso il piano è nato bene bisogna accelerare un pochino bisogna ricorrere e quindi poiché tutti sapevano che il piano sarebbe stato predisposto
Ci piacerebbe e il ministero entro febbraio potesse annunciare il varo di questa
Struttura di governance in parallelo
Cosa bisogna fare
Poiché il piano non ha finanziamenti
Direttamente connesse al piano ma non vuol dire che non ci siano finanziamenti per l’adattamento ai cambiamenti climatici bisogna in qualche modo legare quelle azioni
Per ora definite poi magari se ne potranno aggiungere di ulteriori potranno essere definite meglio con i finanziamenti
Che già sono in qualche modo derapage blanda cioè sono già stati definiti lo dico da ex ministro delle infrastrutture della mobilità sostenibili noi nel Pnr ma non solo abbiamo previsto degli investimenti per esempio sulla residenza cambiamento climatico dei porti delle ferrovie e così via
Questa tipo di analisi va fatta con grande rapidità perché c’è una straordinaria opportunità che la definizione dei come orientare i fondi di coesione
Regionale soprattutto al Mezzogiorno secondo questi contratti chiamiamoli così accordi tra governo e le singole regioni
Se noi perdiamo l’occasione di orientare questi finanziamenti sono svariate decine di miliardi
Anche alla all’adattamento ai cambiamenti climatici poi non ci saranno altri fondi
Quindi questo tipo di mappatura va fatta al più presto
Entro febbraio e un’altra data che mi piace porre al ministero perché ministero insieme al resto del Governo in grado di fare questa mappatura rapidamente per voi inserire Marquis serve la Presidenza del Consiglio
Non solo il ministero dell’Ambiente una regola forte nei confronti delle regioni dei comuni che poi attueranno questi interventi nel finanziati dei fondi europei nazionale di coesione per dire
Questa è una delle priorità assolute ci dovete riportare ogni volta che uno dei vostri progetti sì con rientra in questa direzione professione qua sono però secondo lei da però le cose mo’molto più che urgenti
A cui porre rimedio in tempi ragionevolmente rapidi perché poi l’abbiamo visto storie di dissesto alluvioni insomma se dovesse fare una piccola lista delle priorità davvero pressanti che non possono aspettare
Purtroppo l’accelerazione della crisi climatica civiltà è obbligato a correre
Quindi ce ne sono tantissime per esempio nel rapporto che predisponemmo come ministero all’epoca solo sulle infrastrutture esistenti si stima in circa uno virgola sei miliardi all’anno
La necessità di investire per evitare che le ferrovie importi gli aeroporti eccetera vengano messi in crisi dal cambiamento climatico forse ricorderete
Quel l’incidente un Frecciarossa durante l’estate se non sbaglio che due anni fa
In cui per fortuna andavo molto piano eravamo in una galleria della vicino alla stazione Tiburtina Roma
Un uno scambio non funzionò
E secondo le analisi fatte da Trenitalia dovuto all’eccesso di calore
Quindi non possiamo permetterci che questo non venga messo a posto ma dall’altro lato c’è un tema più più ampio
Di adattamento ai cambiamenti climatici che non fa emergenza come questa di cui ho appena parlato ma che fa effettivamente cambiamento nel tempo pensiamo agli investimenti per la mia piantumazione di alberi nelle città
Perché che la temperatura sia aumentata che aumenterà
è chiarissimo e l’ultimo rapporto ci dice che siamo praticamente già a livello mondiale a un grado e mezzo in più rispetto periodo pre industriale in Italia siamo ancora più in atto
E dunque era fresca amare le città rinfrescare le città
Diventa un elemento non di emergenza ma fondamentale anche perché prima con albero cresca ci vogliono gli anni ecco il piano deve diventare operativo in questo senso con azioni immediate per evitare disastri ci sono così ma altrettanto immediate
Per abbiamo quei processi che nel medio termine
Possono migliorare la condizione dei cittadini ultimo elemento importante la senatrice ricordava i disastri Inda Toscana e Romagna
Su questo altruista sta preparando un documento perché l’idea di ricostruire tutto e subito come era prima
Dopo un disastro non è necessariamente la cosa migliore da fare
Ma ricordiamo che ogni volta che c’è un disastro subito gli amministratori dicono preoccupate ricostruiremo tutto
Un problema molto complesso perché qui si tratta di spostare l’eventualmente impresa persone quindi non riduco minimamente la complessità però su questo bisogna prendere una posizione perché altrimenti continuiamo a commettere gli stessi errori
La storia ritornando tornando a breve dalla senatrice che ci può rispondere sul piano dei finanziamenti
Che appunto su quanto detto di costruire come prima no forse meglio e però volevo dare la parola a Silvia Brini delli sopra perché stiamo parlando qui di un Piano nazionale
Di un piano di adattamento ai cambiamenti climatici quindi dal suo osservatorio questo prima come sta cambiando
Va bene è stato già detto insomma il clima è cambiato ce ne siamo corti tutti quanti e in particolare anzi noi portiamo avanti su Moro i dati si sono nelle stazioni sono presenti sul territorio nazionale
E analizzare ristretto all’America climatologi tardivi serene confrontare più consolidati di recente che abbiamo con riferimento al due mila ventidue citando i dati preliminari due mila venti cui allude ad aprile e definitive due mila ventitré
Però non si può conservare i c’è una tendenza continua
All’aumento della temperatura media sulla terraferma e parte grosso modo diciamo dalla dagli anni due mila e non si è mai fermata in particolare il due mila ventidue
Non l’abbiamo rifinito come lama venne lordo no perché caratteristica del due mila ventidue ad avanzare caldo e la siccità
Abbiamo avuto contundente dei valori birichini temperatura e e hanno fatto sì che il due mila ventidue
Sia stato l’anno più caldo della serie storica parte dal mille novecentosessantuno
Con una una anomalia che corrisponde a più uno virgola ventitré gradi centigradi rispetto alla danni agli ematologico di riferimento va dal mille novecentonovantuno al due mila venti
Ed è stato un po’anche l’anno
O due mila ventidue stanche erano meno di un bus non abbiamo avuto una meno ventidue per cento di precipitazione
Rispetto punto dato che parte dal mille novecentosessantuno ma
E questi questi dati che ci danno appunto i valori delle anomalie vengono confermati anche da noi una serie di altri indicatori di riferimento in particolare per la temperatura anche il numero di notti tropicali aumentato il numero di no il Creberg invece è diminuito
Il vendicatore sulle ondate di calore che hanno indicato l’importantissimo perché sappiamo anche alle navi di calore con il si associano negli affetti
Sulla salute delle persone e che possono essere anche molto gradiente dato che ultime analisi
Che noi abbiamo fatto sono anche oggetto di pubblicazioni scientifiche si vede alcune in Italia le ondate di calore diventano Sempre più lunga e quindi mentre deriva duravano tre quattro giorni adesso arrivano a durare una settimana dieci giorni anche un mese con tutto il portato di un saggio
Di effetti negativi appunto sulla salute soprattutto dalle persone più fragili questo comporta quindi un teatrante in aumento una tendenza che non non mostra nessun segnale e diminuzione per quanto riguarda
La temperatura possiamo dire niente
C’è un nome dodici e zero virgola quattro gradi centigradi ogni dieci anni nella temperatura media annuale e con riferimento agli ultimi quarant’anni
E le più elevato e questo incremento pari a zero virgola sei gradi ogni dieci anni per quanto riguarda la temperatura media estiva
Sulle precipitazioni non c’è un chiaro trenta in aumento o in diminuzione così come invece possiamo abbiamo detto
Per la temperatura ho detto che il due mila ventidue Saccomanno meno piovoso i primi dati del due mila ventitré invece ci dicono che la situazione corrispondere promuovono avrebbe avvolgeva quindi insomma Columbia nota
Approfondire da studiare soprattutto per trovare quelli che sono gli indicatori ci raccontano in maniera più dettagliata più immediata il problema per esempio no eventi dev’essere a comporre sono coniugare sugli indicatori
Grazie grazie Silvio avveniva torno dalla senatrice di Fratelli d’Italia Simona Petrucci per chiedere Luís lei che cosa ne pensa rispetto al punto che ha toccato innato per Tura
Enrico Giovannini e cioè il tema dei finanziamenti no poi di di di di questo piano perché ovviamente non vuol dire che non è debba avere perché il piano diciamo di per sé non li prevede però è chiaro che per imporre rimedia tutte le cose che abbiamo raccontato finora
Che poi diciamo speriamo nel due mila e ventiquattro non se ne aggiungano altre c’è bisogno di fondi neanche pochi
Assolutamente sì come giustamente ha ricordato il professore con il piene reale sono stati destinati circa prima il trentasette per cento dei fondi dei centonovantuno milioni ora sono conta centonovantuno miliardi scusate sono diventati centonovantaquattro
Miliardi anche opere per mitigare i cambiamenti climatici ora Craxi a fondere Paolo
Sono diventati circa due miliardi e ottocento milioni in più quindi a parte tutto i soldi previsti dal pm Andrea re con sempre riguardava fondamentale destinare parte dei soldi dell’istituto i fondi di sviluppo e coesione Regione-Stato a esiti dipendenti e tra questi interventi riguardo fondamentale assicurazione casse d’espansione con il duplice una duplice funzione di mitigare il rischio idraulico è allo stesso tempo fornire a durante i periodi siccitosi USA del due mila ventidue agli anziani produttive territori non ci sono tantissime opere si possono prevedere
Da qui al due mila trenta per la mitigazione logico servono dei soldi i soldi trovarmi piene averne nella anche nella futura legge Bilancio vi sappiamo a Sanremo amplia trovare il DPEF il Documento di ordine finanziario vedremo lì una volta al mese Quercianella speriamo anche noi professore a febbraio
Inalare la corona siete in questo osservatorio riuscire a ritagliare nati da destinare a questi tipi di interessanti io volevo fare anche una da piccola precisazione per quanto riguarda quello che ha chiesto precisazioni ma soprattutto condividere quello che ha detto la dottoressa dell’Ispra per quanto riguarda di eventi ormai sono più straordinarie ma sono e venti da considerare ordina quindi tu
Programmazioni
Per i Taviani dovranno tener conto del fatto che sono identiche si ripeteranno non in in modo eccezionale ma potrà dobbiamo prevedere in maniera ordinaria quindi tutte le programmazioni
E le le i piani dovranno prevedere delle azioni a te a non solo mitigare ma anche a dall’Italia terzo una risoluzione del problema nell’immediato e nel lungo periodo
E grazie grazie giusta precisazione Erice
E peraltro signor intatta di un piano che necessariamente ha bisogno di un’attenzione costante perché se il clima è in divenire in cambiamento lo dovrà essere questo piano ecco voi
Sette attenti e consapevoli del fatto che questo Piano va rivisto costantemente a partire da analisi di contesto
Sì assolutamente sì pensiamo a tutti gli eventi che ci sono annualmente e che parlano di cambiamenti climatici pensavo ventotto in quello che è emerso dalla copro ventotto ha permesso di apportare l’ultime modifiche a questo piano
Oppure si pensi a quelli che sono gli eventi che si susseguono all’interno anche nel nostro territorio mi lei studi testi mi stupisce vengono fatti anche l’assistente professore
I giovani che avvenente ci sarà quello che sarà e le le la sintesi dello studio che se non sbaglio terra fra Hamas quindi questo piano un piano che come ho detto all’inizio pone le basi ma in continua evoluzione
E cambierà in base a quello che saranno le disponibilità economiche logico speriamo siano tante e quello che saranno i risultati dei vari studi che saranno realizzati nel territorio italiano insorge
Certo certo Elisa allora c’è anche Enrico Giovannini che dovrebbe sentirsi ascoltarci vediamo se ci sono perfetto perfetto
Allora professore anche rispetto alle sollecitazioni emerse in puntata c’è qualcosa che vuole che vuole valuteremo
Ma io aggiungerei soltanto una cosa come è stato ricordato precedentemente qui parliamo di un piano che è fortemente trasversale
E non solo a livello delle amministrazioni locali ma anche a livello delle amministrazioni centrali molte delle azioni sono inserite in contratti di programma come quelle con ANAS con Rete ferroviaria italiana
In rapporti con i concessionari pensiamo a quelli al autostradali ma anche a quelli portuali e così via e quindi forse sarebbe utile da parte della Presidente del Consiglio
Realizzare il produrre una direttiva ai vari ministri che per la propria parte
Dovrebbero tener conto esplicitamente Bella di quanto contenuto nel piano così come portare il piano in Conferenza Stato Regioni e definire da questo punto di vista un impegno analogo
Da parte dei presidenti delle regioni il mondo da far sì che effettivamente tutte le decisioni che verranno assunte da adesso in poi sulle varie tematiche tengano conto di questi obiettivi potrebbe essere un modo per veramente far passare un messaggio molto forte
Anche al settore privato e poi deve realizzare per esempio in dieci minuti
Per prendere seriamente in questo campo
C’è certa certo ormai penso che possiamo andare a chiudere io ringrazio le nostre ospiti nostri ospiti per essere stati con noi grazie alla senatrice Simona Petrucci di Fratelli d’Italia abbiamo detto componente la commissione permanente su ambiente transizione ecologica Energia lavori pubblici comunicazioni innovazione tecnologica grazie davvero e a presto risentirsi averla
Quindi su Radio Radicale
Grazie grazie a voi
Grazie ovviamente a Silvia Brini responsabile Ispra dell’area monitoraggio della qualità dell’aria per la climatologia operativa coordinatrice del gol numero undici città e comunità sostenibile appunto per la Swissair l’alleanza
Appunto italiana per lo sviluppo sostenibile grazie ancora presso grazie a voi prassi e naturalmente grazie al direttore scientifico di asili se il professore Enrico Giovannini
E ovviamente qui di casa buongiorno grazie grazie ancora Grazia Lisi lettone
Qui appunto insieme a me conduce e coordina questa questa rubrica questa puntata con radi ascoltatrice era di ascolto tredici risentiremo
Per chi vuole anche sul sito di radio radicale ci rivedremo il prossimo lunedì stesso posto stessa ora sempre sulle nostre violenze grazie e buon proseguimento con i nostri programmi
TESTI a cura di ELIS VIETTONE giornalista, membro dell’ ASviS E SILVIA BRINI ricercatrice di Ispra, co-coordinatrice del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 11