L’intelligenza umana è un fenomeno naturale, è generale e creativa. L’intelligenza artificiale è una tecnologia progettata per svolgere compiti specifici: spetta a noi decidere come rapportarci a essa. All’intelligenza artificiale dobbiamo accoppiare una forma di intelligenza umana potenziata, creativa, in modo da non rischiare di incorrere nuovamente nella schiavitù delle macchine, come successe già ai tempi della Rivoluzione industriale.
Va prepotentemente alla superficie la forza e l’autonomia del pensiero umano, capace di vedere al di là della siepe “che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”, descritta da Giacomo Leopardi nella sua poesia L’infinito. E tutti noi dobbiamo far sì che l’IA non sia la siepe, l’impedimento che estromette l’uomo dal pensare, dallo spaziare con la fantasia.
Human intelligence is a natural phenomenon; it is general and creative. Artificial intelligence is a technology designed to perform specific tasks; we must decide how to relate to it. We must pair artificial intelligence with enhanced, creative human intelligence to avoid falling back into the slavery of machines, as happened during the Industrial Revolution. The strength and autonomy of human thought forcefully come to the surface, capable of seeing beyond the “hedge, which prevents me from seeing most of the endless horizon”, as described by Giacomo Leopardi in his poem The infinity. And we must all ensure that AI is not the hedge, the impediment that excludes a man from thinking, from roaming with his imagination.