Il pc avrà i neuroni, scommessa italiana

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I computer non possono fare tutto. Sono capaci di risolvere problemi complessi a velocità straordinarie, permettendoci di giocare a videogames con un altissimo livello di realismo, individuare nuovi decimali del Pi greco, risolvere in poco tempo calcoli di fisica che richiederebbero anni di lavoro. Ma non sono ancora in grado di imitare la straordinaria versatilità del cervello umano, che invece può risolvere in un attimo problemi che per i computer attuali sono irrisolvibili. La sfida oggi consiste nel costruire processori in grado di imitare il cervello umano. Un primo tentativo di successo è stato realizzato ora da un team internazionale guidato dagli italiani Massimiliano Di Ventra e Fabio Traversa dell’Università della California a San Diego. Si chiamano “memprocessori”e sono dotati una capacità di memorizzazione simile a quella dei neuroni. Mentre infatti i computer tradizionali utilizzano due piattaforme fisiche per l’elaborazione e la memorizzazione dell’informazione – rispettivamente la Cpu e la Ram – nel cervello esiste un unico elemento, il neurone, che compie entrambe le operazioni. Il memprocessore è un neurone in silicio che conserva l’informazione anche dopo che l’alimentazione viene spenta, esattamente come un neurone, modificato da un impulso elettrico, mantiene un ricordo. Questi computer, fondendo la plasticità sinaptica del cervello con la velocità di calcolo dei computer, potrebbero essere in grado di risolvere la classe dei problemi NP-completi, per la cui soluzione oggi è necessario effettuare calcoli potenzialmente infiniti.