Il Pascale pubblica il primo lavoro europeo sulla nefrouretecrectomia

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(foto da Pixabay)

Quando la robotica diventa letteratura. Il reparto di Urologia ha pubblicato sulla prestigiosa rivista British Journal of Urology International, il primo lavoro europeo sulla nefroureterectomia robotica eseguita con la piattaforma Da Vinci Single Port. Tale pubblicazione, a cura dell’equipe di Sisto Perdonà, direttore del dipartimento di Urogin del Pascale, che include sia un articolo scientifico sia un video dettagliato dell’intervento chirurgico, rappresenta un risultato straordinario per l’Istituto dei tumori di Napoli e più in generale per la ricerca scientifica traslazionale in campo oncologico. Questo risultato è reso ancora più significativo dal fatto che il Pascale è stato uno dei primi centri in Europa e in assoluto il primo in Italia a dotarsi del nuovo robot Da Vinci Single Port, una piattaforma tecnologica all’avanguardia, introdotta sul mercato europeo solo da pochi mesi. «La piattaforma Da Vinci SP – spiega Perdonà – rappresenta un significativo progresso nella chirurgia robotica, consentendo l’accesso attraverso un’unica piccola incisione. Questo approccio monoportale offre svariati vantaggi rispetto alle tecniche tradizionali multiportali. Innanzitutto, la riduzione del numero di incisioni comporta un minore trauma chirurgico per il paziente, facilitando un recupero più rapido e un potenziale ridotto rischio di complicanze post-operatorie. Inoltre, la singola incisione migliora l’estetica post-operatoria, un fattore sempre più rilevante per i pazienti. L’intervento di nefroureterectomia robotica, oltre a rappresentare una sfida tecnica di altissimo livello, incarna perfettamente lo spirito del nostro Istituto: unire l’eccellenza clinica alla ricerca scientifica per migliorare continuamente le cure offerte ai pazienti. Un risultato frutto di un impegno costante e della sinergia tra clinica e ricerca». La piattaforma Da Vinci SP garantisce anche una maggiore precisione grazie alla visione tridimensionale ad alta definizione e strumenti robotici avanzati che permettono movimenti complessi in spazi ridotti. Queste caratteristiche sono particolarmente importanti in interventi come la nefroureterectomia, dove la precisione è cruciale per rimuovere completamente il rene e l’uretere senza danneggiare i tessuti circostanti. «La pubblicazione di uno dei primi lavori scientifici sull’utilizzo del Single Port in Europa – dice il commissario straordinario dell’Irccs partenopeo, Maurizio di Mauro – rappresenta non solo un riconoscimento per il lavoro svolto dal reparto di Urologia, ma anche una testimonianza tangibile del valore e della visione innovativa del nostro Istituto. La robotica è entrata a pieno regime nelle nostre sale operatorie e non solo per gli interventi urologici, ma di tutte le patologie da noi trattate, dalla ginecologia all’addome ai polmoni, ai tumori testa collo».