Il Paperone resta Silvio Berlusconi I più poveri? Sono i Cinque Stelle

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Non siede più in Parlamento ma finché c’era è stato il più ricco tra i parlamentari italiani, anche se con un calo dei redditi Non siede più in Parlamento ma finché c’era è stato il più ricco tra i parlamentari italiani, anche se con un calo dei redditi dichiarati nel 2013 (relativi quindi all’anno precedente) di oltre 30 milioni di euro. Dai bollettini delle dichiarazioni patrimoniali di deputati e senatori emerge un quadro articolato della situazione economica dei parlamentari italiani che vede Silvio Berlusconi come il più ricco con 4,5 milioni di euro, con un calo non indifferente rispetto all’anno precedente quando dichiarava 35 milioni mentre tra i parlamentari a Cinque Stelle ce ne sono tanti che prima di entrare alle Camere erano letteralmente nullatenenti. Senato  – Partendo da Palazzo Madama, sul secondo gradino del podio c’è l’imprenditore italo-americano Renato Turano, eletto nella circoscrizione America settentrionale e centrale con il Pd, che al fisco statunitense ha dichiarato un reddito lordo di oltre 4 milioni di dollari. Al terzo posto, l’avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini, con 2.173.781 euro. Camera – Alla Camera, invece, il deputato di Forza Italia Antonio Angelucci (imprenditore nel settore sanità ed editore del quotidiano Libero) è tra i più ricchi del Parlamento con un reddito imponibile nel 2012 di 4.372.068 euro. A seguire il deputato dei Popolari per l’Italia Gregorio Gitti dichiara un reddito di 3.426.455 e vanta decine di partecipazioni societarie, alcune in grandi imprese del settore energetico e bancario. Quanto alla seconda e terza carica dello Stato, il presidente del Senato Pietro Grasso ha guadagnato più della collega di Montecitorio Laura Boldrini: 176.499 euro per il primo e 100.618 euro per l’ex funzionario Onu, che come imponibile dichiara poco più di seimila euro mentre 94 mila euro derivano dal suo precedente lavoro di funzionario dell’Unhcr, redditi che sono “non soggetti a imposizione nazionale”. I ministri  – Tra i ministri Dario Franceschini dichiara 200.861 euro, Maurizio Lupi 282.499, Beatrice Lorenzin 98.471, Marianna Madia denuncia al fisco 98.471 euro mentre Maria Elena Boschi 90.031, Roberta Pinotti 110.603, Maurizio Martina102.383, Stefania Giannini 117.472, Gianluca Galletti 81.871 euro. E il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio 97.492 euro. Tra i leader di partito, invece, il dimissionario presidente di Scelta civica Alberto Bombassei, capo della Brembo, dichiara 845.813 e nel suo garage custodisce sette auto storiche (tre Mg, altrettante Jaguar e una Mercedes), oltre a un “super yacht” Navetta 33 del 2008. Angelino Alfano, poi, ha dichiarato redditi imponibili per 105.186 euro. Tra i capogruppo Renato Brunetta vanta anche lui una macchina d’epoca (anche se si tratta di una 500 del 1968) e 178 mila euro di reddito. Anche se tra i presidenti dei gruppi parlamentari il più ricco è Karl Zeller (Svp-Per le autonomie) con 383.826 euro, seguito al Senato da Luigi Zanda (Pd) con 142.873 euro, Massimo Bitonci (Lega) con 106.774 euro. E poi Maurizio Sacconi (Ncd) con 104.976 euro, Paolo Romani (Fi) con 101.003 euro, Lucio Romano (Per l’Italia) con 71.992 euro, Mario Ferrara (Gal) con 46.945 euro, Loredana De Petris (Misto-Sel) con 25.174 euro, Gianluca Susta (Sc) con 21.038 euro. Ultimo il neopresidente del gruppo M5S Maurizio Buccarella con 8.024 euro di reddito imponibile. I più poveri – Buona parte dei componenti del gruppo 5 stelle alla Camera non ha denunciato reddito imponibile per l’anno fiscale 2013: il vicepresidente Luigi Di Maio e il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, hanno dichiarato ‘zero’. Per la campagna elettorale il primo ha speso circa 3.000 euro, il secondo non ha sostenuto alcun esborso. Alessandro Di Battista ha dichiarato invece un imponibile di 3.176 euro, una spesa di 145 euro per la campagna elettorale e la proprietà del 30% delle quote di una srl. Roberta Lombardi e Carlo Sibilia, altri due esponenti di M5s, denunciano invece redditi imponibili per 22.672 la prima e 19.764 euro il secondo.