Il Pakistan convoca l’ambasciatore americano

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In foto Donald Blome

Il ministro degli Esteri del Pakistan, Bilawal Bhutto-Zardari, ha convocato l’ambasciatore degli Stati Uniti a Islamabad, Donald Blome, dopo le parole pronunciate giovedì 13 ottobre durante un evento di campagna elettorale dal presidente Usa Joe Biden, secondo cui il Pakistan potrebbe essere “uno dei Paesi più pericolosi al mondo”, avendo “armi nucleari ma nessuna coesione”. Lo riporta il quotidiano “The Dawn”.

Nel corso di una conferenza stampa a Karachi, Bhutto-Zardari ha ricordato che, in fatto di sicurezza, gli asset nucleari del Pakistan “rispettano tutti gli standard internazionali”. “Se si vogliono sollevare dei dubbi rispetto alla sicurezza nucleare, bisognerebbe parlare con il nostro vicino l’India, che di recente ha lanciato accidentalmente un missile in territorio pachistano. Un atto irresponsabile, che dovrebbe destare genuine preoccupazioni sulla sicurezza di Paesi dotati di armi atomiche”, ha detto il capo della diplomazia di Islamabad, dicendosi “sorpreso” per le parole di Biden: “Credo che questo sia esattamente il genere di incomprensione che si crea quando manca il dialogo”.

Bhutto-Zardari si è tuttavia detto convinto che l’episodio non avrà un impatto negativo sulle relazioni tra Pakistan e Stati Uniti. “Continueremo sulla traiettoria positiva di dialogo che abbiamo avuto finora”, ha spiegato. Il ministro ha anche colto l’occasione per attaccare l’ex primo ministro Imran Khan, che a suo dire ha compromesso i rapporti bilaterali con Paesi amici anche con dichiarazioni “irresponsabili” sulle capacità nucleari del Pakistan. “Oggi stiamo cercando di correggere quegli errori. Dobbiamo lavorare sodo, ma sono soddisfatto dalla direzione che la nostra politica estera ha preso”, ha affermato Bhutto-Zardari.