Roma, 4 nov. (askanews) – Il Muro del Canto è pronto a partire con il tour di presentazione del nuovo album, “La Mejo Medicina”, uscito lo scorso 30 ottobre, che oggi si arricchisce di una nuova data, il 16 novembre al Linea d’Ombra Festival di Salerno.
Sette concerti esclusivi, tutti a novembre, che faranno tappa a Roma (già sold out), Pescara, Salerno, Torino, Milano, Bologna e Siena: la band folk rock capitolina porterà sul palco i brani più amati della sua carriera insieme alle nuove canzoni, interpretandoli con una veste inedita. La nuova formazione, infatti, arricchita dall’uso di sintetizzatore e batteria, aggiungerà profondità e modernità al suono, dando vita a un live che si rinnova pur mantenendo intatta l’essenza della loro musica: una miscela di poesia e folk rock, che esprime sia la bellezza che la forza delle radici popolari.
Con il disco “La Mejo Medicina” il Muro del Canto prosegue il suo cammino con determinazione, passione e coerenza, dopo 14 anni di carriera, 5 dischi e oltre 500 concerti in Italia e all’estero: un inno alla resistenza, all’amore, alla sofferenza, alla ribellione e alla resilienza.
Nel corso degli anni la band ha collaborato con figure di spicco del cinema italiano, come Marco Giallini, protagonista nel videoclip di “La vita è una”, e Vinicio Marchioni, che ha recitato nel video di “Reggime er gioco”. Nel 2017, il brano “7 Vizi Capitali”, realizzato in collaborazione con Piotta, ha conquistato il pubblico internazionale come sigla della serie TV Netflix “Suburra”, trasmessa in 190 Paesi.
In “La Mejo Medicina” riscopre le proprie radici con un rinnovato slancio creativo, rappresentando l’anima più autentica e pulsante della cultura popolare, fonte inesauribile di ispirazione, ma evolvendo nuovamente: come nei due album precedenti, lascia che il dialetto ceda parzialmente spazio all’italiano e si apre a nuove frontiere sonore e stilistiche, mantenendo vivo il proprio stile crudo e travolgente.
L’album, anticipato lo scorso 9 ottobre dal singolo “Montale”, vede la produzione del chitarrista Franco Pietropaoli, impegnato anche nelle registrazioni: un lavoro intenso, sincero e maturo, nato nella primavera del 2024 e inciso durante l’estate con il contributo e l’entusiasmo di due nuovi musicisti: Edoardo Petretti alla fisarmonica, al sintetizzatore e alle tastiere, e Gino Binchi alla batteria. Il titolo trae ispirazione dalla recente crisi attraversata dalla band, segnata dall’uscita di due membri storici, Alessandro Marinelli e Alessandro Pieravanti, e dall’amore profondo dei restanti membri per il progetto, che non si sono persi d’animo e che hanno dato vita, in tempi record, a un nuovo capitolo della storia del gruppo.
Il disco è arricchito anche da un tributo a uno dei più grandi maestri della musica italiana, Pierangelo Bertoli, con una reinterpretazione del suo brano “Eppure Soffia”.