Il mondo non si è fermato mai un momento. Ora, a metà 2024, dà l’idea di volerci provare

in foto Joe Biden e Donald Trump

L’anno è arrivato, tra alterne vicende, all’inizio del secondo semestre quindi i margini di operatività per il 2024 si sono ridotti della metà prima che si concluda. L’esatto contrario si sta verificando per la mole e il tipo dei problemi da risolvere. Oltre a quelli già in agenda, già per le loro caratteristiche decisamente impegnativi – leggi: guerre e annessi e connessi – si sono aggiunte negli ultimi tempi grane la cui potenza ancora non è possibile verificare. Ciò che invece sicuramente darà filo da torcere all’umanità è intuibile fin d’ora e sta per essere servito, a mo’ di ricca entrée al tavolo dei padroni di casa. È singolare che, in meno di una settimana, abbiano avuto modo di dare segnali concreti poco verificabili due comportamenti, uno da questa parte, l’altro su quella americana dell’Atlantico, che hanno lasciato a dir poco interdetti non solo gli esperti, quanto il geometra di Cerignola e la segretaria di Carugate. É bene premettere che quanto è accaduto, in entrambi i casi, non rientra nella categoria delle sorprese o dei fulmini a ciel sereno. In Francia è esploso un malcontento sui generis che, per portata e consistenza, sembra seguire a ruota il quinto mese del 1968, più conosciuto come Maggio francese. Non è un caso che molti studiosi, anche contemporanei, descrivono quella manifestazione studentesca come un’ edizione in forma ridotta della Rivoluzione, esagerando non poco.. Il parallelo è più accettabile per quanto concerne la partecipazione sociale dei cittadini tra la protesta di mezzo secolo orsono e la partecipazione al voto di questi giorni. Con un distinguo non di poco conto: allora la protagonista fu la gauche, ora è un magma variegato che addirittura si posiziona oltre la destra. Tutto ciò quando ancora non è chiaro l’esito formale della chiamata al voto. Certo è invece che una percentuale così importante di affluenza alle urne, i 3/4 o il 75% degli elettori che vi si è recato, era difficile ipotizzarlo. Quindi la situazione in Europa, compresa l’Inghilterra, dove pure si vota, dovrà seguire necessariamente gli sviluppi della vicenda.Tanto per quanto riguarda il Vecchio Continente. Per quanto riguarda gli Usa, che cosa è credibile possa verificarsi è altrettanto poco chiaro. Il mondo si trova di fronte due cariatidi che vorrebbero governare la sua prima potenza, logicamente ciascuno a modo suo. Il caso diventa singolare se si considera che entrambi i personaggi che si contendono la Casa Bianca sono stati giá suoi inquilini. Fin d’ora e per quando sarà, non sono previsti particolari iniziative di opere pubbliche da dedicare agli stessi. Dopo l’incontro/scontro vis a vis in TV, alcuni emigrati in “quelle terre assai lontane” da Napoli e dintorni, hanno affermato di essere più che soddisfatti per le performances dei due. Non per il contenuto dei due discorsi, quanto per la teatralità e il contenuto da mercato rionale. A loro avevano riportato alla mente il personaggio del Cantatore. Era costui uno dalla parlantina sciolta che si scontrava a botte di improperi scagliati verso un suo degno collega. Questi Immediatamente rispondeva, rimanendo rigorosamente in tema. Teatro dello spettacolo: due balconi dirimpettai della Napoli popolare, quella che più volte nello stesso periodo Curzio Malaparte descrisse ne La Pelle. La situazione dell’ Occidente è messa così. Quella del resto del mondo, con variazioni sul tema, viaggia nella stessa direzione. Eppure alcuni hanno l’ardire di augurare buone vacanze a chi parte.