Il Gruppo Ala premia gli artisti nati o residenti in Campania. Via al bando. Al progetto vincitore 10 mila euro

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A un anno dalla pandemia da Covid-19, con musei, mostre e artisti obbligati a fermarsi, Ala – gruppo leader in Italia e a livello globale nella logistica avanzata e nella distribuzione di componenti meccanici di precisione e minuterie per i settori aerospaziale aeronautico, oil & gas, ferroviario e navale – avvia il progetto Ala For Art per promuovere e sostenere l’arte e portarla sul luogo di lavoro, renderla accessibile e partecipata. La prima iniziativa firmata Ala For Art è l’Ala Art Prize 2021, un premio per artisti contemporanei campani di nascita o d’adozione, che abbiano maturato almeno tre anni di attività artistica documentata.
Un progetto pensato e promosso da Ala, azienda italiana con sede a Napoli e clienti in 40 Paesi nel mondo, che con Ala For Art vuole dare vita a una collezione d’arte permanente da esporre nei suoi uffici all’interno della Mostra d’Oltremare a Napoli. Una sede d’eccezione, all’interno del quartiere feristico e congressuale che è allo stesso tempo un complesso monumentale di pregio sottoposto a tutela della Soprintendenza ai beni architettonici.
L’Ala Art Prize nasce con l’obiettivo di selezionare un progetto artistico inedito attraverso una Open Call, un bando gratuito aperto dal 30 marzo al 2 maggio. Il premio è destinato a tutti gli artisti o collettivi di artisti di nazionalità italiana o straniera, originari o residenti in Campania, che operano sul territorio o hanno avuto un legame stabile con la Regione. È possibile partecipare entro e non oltre il 2 maggio 2021, compilando il modulo online sul sito di Ala www.Alacorporation.com. Il progetto vincitore riceverà un premio in denaro di € 10.000 per l’artista e per i costi di produzione dell’opera. A nominare l’opera vincitrice sarà una prestigiosa giuria composta da critici e curatori italiani dal proflo internazionale quali Lorenzo Benedetti, curatore presso il museo d’arte contemporanea nel Kustmuseum di St. Gallen in Svizzera, Eugenio Viola, critico d’arte e curatore del Mambo – Museo de Arte Moderno de Bogota e Alessia Volpe, curatrice e ricercatrice indipendente, già direttrice della Fondazione Morra Greco di Napoli.
Gli artisti, liberi da qualsiasi costrizione tematica e formale, saranno chiamati a pensare ad un’opera site-specifc dedicata agli spazi della sede di Ala, non un contesto impersonale quindi, un cosiddetto “white cube”, ma uno spazio di lavoro dove l’opera d’arte entrerà nel vissuto quotidiano dei dipendenti di Ala, favorirà le interazioni, lo scambio di idee e la condivisione dei valori aziendali, stimolerà la creatività e così anche la produttività.
“In un anno così difficile questo progetto rappresenta il nostro impegno diretto affinché la cultura e l’arte, così importanti per la vita sociale, non si fermino. Napoli è la nostra città, l’arte contemporanea qui è di casa nelle piazze e nelle strade. Su queste basi abbiamo pensato a un progetto per gli artisti contemporanei che hanno radici e un legame forte con la Campania e al contempo destinato ai nostri dipendenti, che potranno vivere l’arte tutti i giorni nel luogo di lavoro, nella bellissima cornice della Mostra d’Oltremare di Napoli, che continuerà ad essere anche un luogo dell’arte”, ha commentato Vittorio Genna, fondatore e vice presidente del Gruppo Ala.
Ala ha sostenuto negli ultimi anni diverse realtà culturali tra cui il Teatro San Carlo di Napoli e oggi il suo impegno per la cultura prosegue con un progetto dedicato in cui la società assume un ruolo più attivo. Valori aziendali come l’innovazione e la ricerca dell’eccellenza sono anche le linee guida di Ala For Art, un progetto che vede Ala coinvolta in prima linea nella valorizzazione e promozione culturale del territorio campano.

In foto Vittorio Genna