Prima di passare all’argomento da tempo promesso, “il Signoraggio”, ritengo prioritario proporvi un quesito: cosa pensereste di un atomo se, al suo interno, gli elettroni dicessero al nucleo, sede dei protoni e dei neutroni: “siamo stanchi di questa storica dipendenza Prima di passare all’argomento da tempo promesso, “il Signoraggio”, ritengo prioritario proporvi un quesito: cosa pensereste di un atomo se, al suo interno, gli elettroni dicessero al nucleo, sede dei protoni e dei neutroni: “siamo stanchi di questa storica dipendenza che ci fa girare intorno a te, siamo stanchi di questa prepotenza padronale che ci costringe a curvarci intorno alla tua centralità, adesso vieni tu al nostro posto, noi rivendichiamo pari diritti, ossia i diritti di essere come te, tu perdi i tuoi diritti, però acquisti i nostri! Cosa pensate potrebbe essere la sorte di questo atomo, ove non ci sono quel che, falsamente, vengono chiamati “pari diritti”, che sono solo sovvertimento di diritti e gerarchie, dove il segno meno diventa più e quest’ultimo “meno”? Non ce lo dice la bomba atomica, la reazione incontrollata, scatenata? Si potrebbe rispondere: ma questo è un arbitrio, il dare il “più” a qualcuno e il “meno” ad altri, anche noi siamo in grado di fare girare la baracca, come te, vogliamo essere “più” e vogliamo che, oggi, tutto ciò che è stato “meno” diventi “più”, che tutte le leggi che voi avete chiamato “naturali” diventino leggi “sociali” di “eguaglianza sociale”, per le quali, però, il più si fa “meno”. Lo stesso quesito si potrebbe porre per i gameti, femminili e maschili! Quanto mi piacerebbe che si aprisse una vera discussione-colloquio su ciò, ritengo questo sovvertimento all’origine di strafalcioni come l’eurozona e relativo euro, per la qual cosa comincio a sospettare che partire dalla coda sia cosa inutile, patetica, strada non percorribile, che il sovvertimento delle gerarchie tra politica e finanza sia cosa inevitabile, se permane il sovvertimento originale, la madre di tutti i sovvertimenti. E’ sempre la donna che partorisce, altro è il discorso per la genesi, si genera in due, è giusto che dia alla donna ciò che è della donna, non pretendo di partorire, almeno per quel che riguarda la specie, in altro campo partorisca chi vuole e chi può! Antifemminismo? Può darsi, ma non contro la femmina, anzi! Maschilismo? Assolutamente no, adoro la femmina e la donna, mi piacciono e le desidero, come mogli ed amanti, come Era e Afrodite, mi sento espropriato del rapporto con esse! Sono “maschio” e riconosco di saper fare solo ciò che un maschio può fare, di non saper fare quel che solo una femmina sa fare! Sono, ahimè, limitato! Che ne sarà di me ce non riesco a farmi femmina? Esattamente quel che mi sta accadendo: mi estinguo! Sarà per questo – potrebbe essere? – che tutto è ormai saltato per aria, non colpa, dunque, di una misera conseguenza, l’euro, la più misera di tutte le conseguenze nefaste che conosciamo? Il dollaro, infatti, non scherza, ma più misera è la conseguenza detta “euro”, quello rimane una moneta, sia pure fallimentare, questo non è nemmeno un moneta! Ci si figuri, si attribuiscono, dai lamentosi protestatari, indignati, poteri a una moneta fallimentare e a una “non” moneta, a Banche sull’orlo di una crisi di nervi, pronte al default! O sono pazzo io o è pazzo questo mondo di “indignati” che nasce dalla “indignazione originaria”! Confutatemi, per favore, confutatemi, gente “sociale” che vuole il “sociale” al posto del comunitario, del “naturale”, che chiama,, gente dello Stato di diritto, da poco più di tre secoli, “positiva” la legge umana, “negativa” quella naturale! Il diritto in mano allo Stato! La Natura espropriata da un volgare ladrone! Che grande inversione, che curva superba, nemmeno il povero Schumacher sarebbe stato capace di tanto senza andare a sbattere! Non stiamo andando a sbattere? Contenti voi, contenti tutti! Risponderete? Un dubbio più che cartesiano mi assale, assomiglia più a una certezza che a un dubbio! Ma io sono un “malato”, un ammiratore delle antiche Bellezze, superate dagli effetti speciali, assai speciali, del Progresso, è giusto che non mi prendiate sul serio, sono, ormai, al delirio!