Le polveri non riflettono la luce solare e accelerano lo scioglimento
Milano, 26 lug. (askanews) – Il più grande ghiacciaio delle Alpi italiane è a rischio: L’Adamello continua a ridursi di anno in anno.Nonostante la copertura nevosa in primavera sia stata più estesa del solito, con accumuli fino quasi a 6 metri di neve contro i 2 o 3 degli ultimi anni, il ghiacciaio deve vedersela con un altro nemico oltre all’aumento delle temperature globali: la sabbia del deserto del Sahara, polvere rossa che si è stratificata sotto al manto nevoso.”Attualmente queste polveri hanno raggiunto la superficie e questo ha un impatto particolarmente significativo sulla fusione della neve – spiega Enrico Valcanover, Commissione Ghiacciai della Società Alpina Trentina (SAT) – Questo perché la neve bianca ha un’alta capacità di riflettere i raggi solari, quindi finché c’è uno strato di neve bianca sul ghiacciaio, questo è in qualche modo protetto, quasi come se avesse una coperta termica. Tuttavia, quando c’è una superficie più scura con una minore capacità di riflettere la luce solare, come sta accadendo ora, si accelera il processo di fusione della neve”.Un fenomeno che rischia di ripetersi sempre più spesso.