Il fotobazar di Pescatori in mostra al Blu di Prussia

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Sabbia calda del deserto, un pulviscolo giallo, sembra avvolgere la lunga sala del Blu di Prussia! Come sempre Mario Pellegrino, l’art director della raffinata Sabbia calda del deserto, un pulviscolo giallo, sembra avvolgere la lunga sala del Blu di Prussia! Come sempre Mario Pellegrino, l’art director della raffinata galleria di via Filangieri, riesce a creare la giusta atmosfera per le sue esposizioni. Stavolta è di scena Vittorio Pescatori che espone sotto il titolo di Fotobazar le sue foto sognanti, i suoi “orientalismi”, nell’elegante spazio multimediale di Giuseppe Mannajuolo. Abbiamo già potuto ammirare proprio qui, nel maggio del 2011 gli scatti ironici di questo delicato artista, classe 1937, che, in giro per il mondo, ma soprattutto in Nord Africa, ha saputo cogliere l’attimo. La novità ora è rappresentata dai muretti che si snodano lungo l’isola azzurra, poiché Pescatori, nato e cresciuto a Milano, ama da sempre Capri dove alterna l’attività artistica con quella letteraria, fotografie colorate a mano con romanzi in bilico tra l’ironico e il grottesco. In esposizione al Blu fino al 19 aprile, un corpus di un centinaio di lavori: oltre le foto “lavorate” in postproduzione e una dozzina di pastelli, ci sono venti flash dedicati alle pietre nelle quali l’artista scopre segni e forme.  “Per quarant’anni ho percorso i vicoli capresi senza mai notare i graffiti sui muretti ai lati delle stradine – racconta Pescatori – poi ho scoperto dei disegni piccolissimi, tra rovi e ragnatele e li ho fotografati”. Elefanti soprattutto e poi rinoceronti, tori, puttini, sirene, pesci rossi… risalenti probabilmente all’era glaciale, 2.500 anni fa. Vittorio Pescatori, classe 1937, rende leggibili queste figure, colorandole delicatamente per risaltarne il disegno: l’effetto è stupefacente! La mostra è accompagnata da un piccolo catalogo nel quale Alvar Gonzales-Palacios scrive: “Quando penso a lui, lo immagino giocare con telescopi, cannocchiali, caleidoscopi, microscopi e specchi convessi e concavi… Forse scoprirà altri oggetti persi lungo le spiagge deserte d’inverno o i corsi dei fiumi arsi d’estate…”.

Alessandra Giordano