Il doppio volto della Bce

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in foto Christine Lagarde

Il denaro fa girare il mondo, questo è il concetto che, da dopo un pò che cominciò a essere normalmente usato, viene generalmente fuori nelle conversazioni sull’ argomento. Ciò sia che essa avvenga sulle panchine della Bocciofila che nei salotti delle abitazioni di un congruo assortimento dei vari ceti sociali. È anche il filo conduttore del brano che il protagonista maschile del film di Bob Fosse, Cabaret, l’attore Joel Gray, recita cantando in una scena che accenna alle conseguenze che avrebbe provocato l’avvento del nazismo, in quegli anni (’30) oramai all’ uscio. Giovedì la Presidente della Bce Lagarde ha informato che il Comitato dei Governatori delle banche centrali dei paesi EU aveva approvato a maggiornza- non all’ unanimità -un ulteriore incremento dello 0,25% dei tassi di interesse, una terna, dell’ Euro. É la decima manovra al rialzo nell’arco di poco più di un anno e ciò invita a riflettere. Attualmente esso è arrivato al 4,5 %, il più alto da che quella valuta è in corso, un record non trascurabile, a un livello, seppure di poco, inferiore a quello del dollaro. Questo è stato innalzato dalla Fed al 5,5% solo qualche mese fa. La Presidente La Garde, in conferenza stampa, ha precisato che la manovra appena effettuata non sarà l’ultima a stretto giro, cioè entro fine 2023. Ha motivato che tale rialzo si è reso necessario in quanto l’inflazione ha dato fin’ora un risposta meno forte di quella attesa, scendendo più lentamente e in misura ridotta rispetto a quanto preventivato dai vari uffici studi degli enti, interni e esterni, che se ne occupano sistematicamente, da dentro e da fuori del perimetro della EU. Gli stessi, procedendo nell’ elaborazione anche di altri dati confacienti alla bisogna, hanno concluso che, entro la fine dell’anno, gli effetti derivanti da tali decisioni saranno poco meno che devastanti per le economie dei vari paesi, Italia in primis. Ciò riguarderà sia le imprese che le famiglie, poiché dilagherà ancora il disagio di buona parte degli italiani che ha già raggiunto livelli più che consistenti. Alla Coldiretti locale ieri, giorno di riunione settimanale in concomitanza dello svolgersi del mercato, è venuto fuori un commento sarcastico su tale rincaro che è suonato:” un giorno le tasse, un altro i tassi e noi come poveri fessi “.Come sempre si è riproposto qualcosa del genere: “piove, governo ladro”, ma questa volta l’ esecutivo tricolore c’ entra poco o niente. La decisione scaturisce dai vertici della Bce, ovvero i Governatori delle Banche Centrali. Qualche innocente chiosa. Come era prevedibile i risultati dell’operazione monetaria della Bce hanno prestato il fianco perché Capostazione, Farmacista e Maresciallo dei Carabinieri del villaggio si sentissero legittimati a dire la loro in merito. Questo il sunto del loro brain storming. Se in America il risultato del rialzo del tasso del dollaro sta dando risultati più consistenti in termini di contenimento del tasso di inflazione rispetto alla stessa operazione messa in atto nei confronti dell’ euro, un motivo dovrà pur esserci. A parte il tipo di male da curare di quà dall’ oceano, chr è sensibilmente diverso da quello che affligge l’altra costa dell’ Atlantico, non sarebbe certamente uno spreco di tempo studiare e eventualmente aggiungere terapie e cure di altro genere da praticare all’economia del Paese. Le conclusioni a cui sono giunti i tre maggiorenti, sono obiettivamente condivisibili e meritevoli di essere approfondite. Chissà, si sono chiesti quei maitres a penser da biblioteca parrocchiale, che, operando sui fattori della produzione non si possa dar maggior forza a una manovra strettamente monetaria. È noto che la prima, per sua natura, porta pochi risultati duraturi, soprattutto perchè non crea nuova ricchezza. La trasferisce, ma questo è un altro paio di maniche, e che la liquidità italiana si presti al gioco, di questi tempi c’è da sperarci poco e anche meno, soprattutto all’ interno della EU. Intanto, alla luce di risultati comunque modesti, gli addetti ai lavori del Paese stanno constatando che, andando avanti così come ora, perchè l’ economia comunitaria e quella italiana in particolare ricomincino a crescere, bisognerà fin d’ora sfogliare il calendario per un altro anno, fino al 2024. Nel frattempo quello che al momento sono ancora, per quanto gravi, problemi economici, potrebbero trasformarsi in un gioco al massacro sociale, non di società, si badi bene ! Gli stessi esperti, non i tre dilettanti perquanto zelanti appena menzionati, potrebbero quindi approfondire le indagini sui singoli elementi della problematica e, se del caso, chiedere che quantii di competenza aggiungano quanto altro dovesse essere ritenuto necessario alla soluzione dei problemi che stanno imperversando. Non fosse altro che per non portarsi appresso sine die il peso di scrupoli di ogni tipo.per non essere intervenuti.