Il divieto di pesca delle vongole finisce in parlamento

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Un’interrogazione firmata da 13 parlamentari chiede al ministero di chiarire la vicenda del divieto di pesca di vongole entro 0,3 miglia dalla costa. Divieto che, però, non si applica ai soli consorzi di Monfalcone e Venezia. Ecco il testo dell’intervento. “Per sapere – premesso che: il comparto delle vongolare conta una flotta di circa 710 imprese in Italia con un personale di oltre 1600 unità e ha un indotto di altre 300 imprese di commercializzazione all’ingrosso con un altro migliaio di addetti; entro le 0,3 miglia, ovvero entro i 560 metri dalla battigia, si concentra prevalentemente il 70 per cento delle vongole ed il 100 per cento delle telline e dei cannolicchi; il Ministero pare ribadire il divieto di pesca delle vongole dalla battigia fino a 0,3 miglia marine, ad eccezione di due soli consorzi, quello di Venezia e quello di Monfalcone, per i quali viene concessa la deroga in base alle normative europee; a parere degli interroganti questa scelta appare incomprensibile, poiché, autorizzando solamente due realtà, finisce per penalizzare le imbarcazioni di tutte le marinerie (da Chioggia a Ravenna, da Rimini a Pesaro fino ad Ancona, Civitanova Marche, San Benedetto del Tronto, Pescara, Ortona, Termoli, Manfredonia, Barletta, Roma, Gaeta, Napoli) impedendo la concorrenza –: quali siano le motivazioni della scelta di escludere i due consorzi citati dal divieto di pesca entro le 0,3 miglia marine e se non intenda assumere iniziative per allargare la sperimentazione a tutte le marinerie”.