Il diritto del lavoro dopo il Covid, che cosa è cambiato: dibattito alla Federico II

121
in foto un momento del dibattito

In occasione della giornata mondiale della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, che cade iI 9 maggio, all’Università Federico II di Napoli, si è tenuto il convegno “L’evoluzione del Diritto del Lavoro: dal T.U 81/2008 all’emergenza Covid” organizzato dalle associazioni IUS, Innovazione Universitaria Studentesca e DeS, Diritto e Solidarietà, oltre che Lions e dipartimenti accademici. Moderatore e promotore dell’evento Salvatore Palmese, consigliere della IX Municipalità del Comune di Napoli e ex studente dell’Ateneo.
“È necessario coinvolgere la futura classe dirigente del Paese. Parlare con voi è determinante per creare una cultura della sicurezza, per poter concretamente realizzare con le idee il futuro”, ha dichiarato Palmese nel suo intervento. A introdurre il dibattito è stato il professor Sandro Staiano, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, che è partito dall’articolo 1 della Costituzione italiana: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”: “Un fondamento che si riferisce ad un ben preciso progetto costituzionale che pone i lavoratori come base e fulcro del sistema”.
Il professor Gaetano Natullo, Ordinario di Diritto del Lavoro dell’Università degli studi del Sannio di Benevento, nel suo intervento ha dichiarato che «l’annoso problema, oggetto del dibattito, risiede non nelle garanzie legislative ma nell’effettività delle stesse e nel conseguente rispetto».
Gli interventi di Alessandro Di Ruocco, presidente del gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali, e Adele Pomponio, Direttrice regionale vicario Inail Campania, sono stati incentrati sui nuovi impulsi provenienti dalle crescenti normative europee e soprattutto dalla NextGenerationEu: il piano di investimento di circa 700 miliardi dedicato ai giovani con una straordinaria mission, la sostenibilità. Una materia di grande rilevanza sociale e quanto mai attuale, nei confronti della quale è richiesta una costante opera di sensibilizzazione e responsabilizzazione.
Tra gli ospiti intervenuti anche Giuseppe Cantisano, direttore dell’ispettorato Interregionale del Lavoro del Sud Italia-Napoli, e Crescenzo Auriemma, Segretario Generale UILM Campania.
In apertura è stato letto un messaggio di Giovanni Mensorio, consigliere della Regione Campania e presidente Presidente Terza Commissione Regionale nel quale si evince l’utilità di questo momento di confronto, in quanto “la pandemia ha inciso in maniera significativa nelle norme che disciplinano la vita nei luoghi di lavoro; ha imposto una progressiva rivisitazione e implementazione delle misure di sicurezza in ambito sanitario con riflessi importanti sulla disciplina dei rapporti di lavoro”.