Il 10 ottobre 2022, presso il Consolato del Benin di Napoli, si sono incontrati il Console di Napoli del Benin Giuseppe Gambardella e il vice Presidente della Sms Engineering Massimiliano Canestro “al fine – si legge in una nota – di trovare partner e aziende interessate a promuovere la costruzione di un nuovo pozzo, che possa donare acqua potabile ad uno dei villaggi più svantaggiati del Bénin, considerando che una parte della popolazione fatica ancora ad avere il libero accesso a questo bene primario”. “Sono oramai molti anni – prosegue la nota – che il Consolato della Repubblica del Bénin a Napoli, oltre a dedicarsi ad attività puramente istituzionali e burocratiche, ha incentrato la sua missione sui principi della Cooperazione allo Sviluppo. Infatti, in sinergia con Istituzioni, imprese, privati cittadini e soprattutto con Associazioni Onlus, sono state donate apparecchiature acustiche per i bambini audiolesi; realizzati ventitré pozzi per l’acqua potabile in zone in cui tale risorsa è scarsa; intraprese campagne di vaccinazione; inviati materiali didattici per migliorare la scolarizzazione degli alunni; edificate ben otto scuole; costruito un impianto fotovoltaico sul tetto di un orfanotrofio a sud del Paese e ristrutturati quattro reparti maternità. A fronte della rilevanza di un ruolo orgogliosamente rappresentato, il Consolato della Repubblica del Bénin a Napoli, con giurisdizione in tutto il Sud Italia, si definisce come la porta d’ingresso verso questo meraviglioso e poco conosciuto paese dell’Africa Sub-Sahariana, ricco di incantevoli bellezze naturali che lotta per la dignità del popolo e per la legittimazione degli ideali di uguaglianza economica e sociale”.
“Promuovere il progresso ed incentivare la crescita multi settoriale del Bénin – afferma il console Gambardella – sono tra gli obiettivi che la nostra Istituzione mira a realizzare, al fine di favorire lo sviluppo del capitale umano in loco e migliorare sensibilmente la qualità di vita. Credo che, in una società dove purtroppo la cultura dell’indifferenza dilaga, solo la cooperazione inter istituzionale ed internazionale può fungere da elemento trainante per stimolare un senso di responsabilità nei confronti dell’essere umano, affinché le generazioni future possano ricevere dalle nostre mani un avvenire migliore”.
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