Il Caffè Gambrinus torna alle origini: oggi la consegna dei nuovi locali

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in foto il Caffè Gambrius

Si terrà oggi, alla presenza del sindaco metropolitano di Napoli Gaetano Manfredi, la consegna dei locali previsti dal progetto per riportare lo storico Gran Caffè Gambrinus alla sua dimensione originaria. La consegna dei nuovi locali avverrà alle 13 alla presenza di Manfredi e del consigliere metropolitano delegato al Patrimonio Antonio Sabino. La consegna dei nuovi spazi avviene grazie al nuovo contratto di locazione dei locali ai civici 3 e 4 di via Chiaia, che un tempo costituivano un unico corpo con il Gran Caffè Gambrinus, al piano terra del Palazzo della prefettura, edificio che rientra nel patrimonio della Città Metropolitana di Napoli. Il Palazzo della prefettura, già Palazzo della Foresteria, è un palazzo monumentale di Napoli che si sviluppa tra piazza del Plebiscito, piazza Trieste e Trento, via Chiaia e piazza Carolina. Fu costruito agli inizi dell’Ottocento, precisamente nel 1815, su progetto dell’architetto neoclassico Leopoldo Laperuta (1771-1858), quando il Re Ferdinando I decise di erigere un fabbricato – sul terreno ricavato dal preesistente convento di Santo Spirito, sorto nel 1326 – per ospitare i forestieri che venivano a visitare la corte borbonica. Nel 1890, su progetto di Antonio Curri e la partecipazione di 43 collaboratori tra scultori e pittori, al pian terreno dell’edificio fu realizzato il Caffè Gambrinus che prosperò fino al 1938, quando il prefetto Giovanni Battista Marziali ne ordinò la chiusura perché considerato luogo antifascista. Da quel giorno i locali furono ceduti in parte al Banco di Napoli, in parte ad altri esercizi. Dagli anni Cinquanta si è assistito a un progressivo recupero, che ha portato il Caffè a essere quello che è oggi. L’atto può, adesso, 85 anni dopo il suo smembramento, costituire il primo passo per il recupero della sua dimensione originaria, mantenendo la funzione di caffè letterario e di promotore di iniziative culturali nel salotto della città.