Capolavori del Seicento Napoletano, da Battistello a Luca Giordano appartenenti alla collezione di Giuseppe De Vito da domani saranno in mostra per la prima volta a Napoli al Museo Diocesano di Donnaregina proponendo temi e figure sacre. Il Museo intreccia così la spiritualità con l’arte e la cultura in occasione del secondo Giubileo di Papa Francesco per catturare l’interesse dei pellegrini ma anche dei tanti turisti che approderanno a Napoli nel 2025. De Vito (Portici 1924 – Firenze 2015), è stato un grande collezionista e studioso di pittura napoletana del Seicento, conservata nella villa di Olmo a Vaglia, presso Firenze, sede della Fondazione Giuseppe e Margaret De Vito per la Storia dell’Arte Moderna a Napoli . Già esposti con grande successo nel 2023 nei musei francesi di Digione e di Aix-en-Provence, i dipinti della mostra curata da Pierluigi Leone de Castris e da Nadia Bastogi, direttrice scientifica della Fondazione De Vito, propongono uno straordinario percorso cronologico e tematico nel secolo d’oro della pittura napoletana attraverso opere significative dei maggiori artisti, dagli esordi del naturalismo caravaggesco alla svolta barocca della seconda metà del secolo, in una sorta di colloquio ideale coi dipinti del Seicento napoletano presenti nel Museo e nella chiesa di Donnaregina. Fra i 35 capolavori esposti spiccano le tele di Battistello Caracciolo, Paolo Finoglio, Massimo Stanzione, Jusepe de Ribera, del misterioso Maestro degli Annunci ai pastori, di Bernardo Cavallino, Antonio De Bellis, Aniello Falcone, Andrea Vaccaro, Domenico Gargiulo, Francesco Fracanzano, Mattia Preti e Luca Giordano, insieme a quelle dei maggiori specialisti di natura morta, come Luca Forte, Paolo Porpora, Giuseppe Recco o Giovanni Battista Ruoppolo. L’esposizione celebra i cent’anni dalla nascita di Giuseppe De Vito e insieme a quarant’anni dalla scomparsa di Raffaello Causa e dall’apertura della mostra da lui voluta sulla Civiltà del Seicento a Napoli .