Il ‘500 di Correggio e Parmigianino

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(ANSA) – ROMA, 11 MAR – Dalla Schiava turca alla Danae, da Venere con Mercurio e Cupido all’Antea, i ritratti enigmatici, le visioni mitologiche, le grandi pale di Parmigianino e Correggio raccontano dal 12/3 al 26/6 negli spazi delle Scuderie del Quirinale lo splendore rinascimentale di Parma. Esposte oltre 100 opere tra dipinti e meravigliosi disegni, prestiti eccezionali dei musei di tutto il mondo, che per la prima volta mettono a confronto in una mostra il genio di due insuperati maestri, in grado con la loro arte di influenzare i movimenti pittorici dei secoli successivi.
    “Dopo le rassegne incentrate sugli artisti che fecero grandi Roma, Firenze e Venezia, le Scuderie iniziano un nuovo ciclo espositivo dedicato invece alle molte altre capitali della cultura fiorite in Italia”, dice il dg dell’Azienda Speciale Palaexpò Mario De Simoni. Uno sforzo non indifferente portare a Roma i capolavori dei due artisti, costato 1,4 milioni di euro.
    “Basti pensare che il valore assicurativo di queste opere tocca il mezzo miliardo”.
   

(ANSA) – ROMA, 11 MAR – Dalla Schiava turca alla Danae, da Venere con Mercurio e Cupido all’Antea, i ritratti enigmatici, le visioni mitologiche, le grandi pale di Parmigianino e Correggio raccontano dal 12/3 al 26/6 negli spazi delle Scuderie del Quirinale lo splendore rinascimentale di Parma. Esposte oltre 100 opere tra dipinti e meravigliosi disegni, prestiti eccezionali dei musei di tutto il mondo, che per la prima volta mettono a confronto in una mostra il genio di due insuperati maestri, in grado con la loro arte di influenzare i movimenti pittorici dei secoli successivi.
    “Dopo le rassegne incentrate sugli artisti che fecero grandi Roma, Firenze e Venezia, le Scuderie iniziano un nuovo ciclo espositivo dedicato invece alle molte altre capitali della cultura fiorite in Italia”, dice il dg dell’Azienda Speciale Palaexpò Mario De Simoni. Uno sforzo non indifferente portare a Roma i capolavori dei due artisti, costato 1,4 milioni di euro.
    “Basti pensare che il valore assicurativo di queste opere tocca il mezzo miliardo”.