Ice presenta a Napoli con Di Maio i dati sull’export: +22,4% nel primo semestre 2022. Ferro: Acceleriamo la crescita del Sud

231
in foto il presidente di Ice-Agenzia Carlo Ferro con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio alla presentazione del XXXVI Rapporto sul commercio estero

“Siamo giunti al trentaseiesimo rapporto sul commercio estero e credo che sui trentasei sinora pubblicati sia uno di quelli più complessi perché si riferisce ad un anno in cui è complicato formulare scenari e previsioni date le incertezze. Ma siamo anche confortati dalla consapevolezza di quanto bene le imprese italiane, con l’aiuto del Sistema Paese, siano riuscite ad uscire dalla pandemia e stiano ancora crescendo in export: le esportazioni italiane fanno registrare un +18,2% nel 2021 (sul 2020) e +22,4% nel primo semestre 2022 (sui primi sei mesi del 2021)”. Carlo Ferro, presidente di Ice (l’Istituto per il Commercio con l’Estero), arriva di buon mattino a Napoli per il convegno di presentazione del XXXVI Rapporto elaborato dall’Agenzia che presiede (contestualmente verrà presentato anche l’Annuario 2022 Istat-ICE, ndr) e s’intrattiene con i giornalisti in attesa dell’arrivo del ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio. Più tardi, parlando nella maestosa sala del Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore, dirà anche che le previsioni di crescita in volume per il commercio mondiale sono del 2,1% nel 2022 e del 4% nel 2023. In premessa però sottolinea: “I prezzi delle materie energetiche contribuiscono al forte rialzo del valore delle importazioni e si riflettono sul deterioramento dell’avanzo commerciale. Comunque, anche in volume l’export italiano continua a crescere”.
La crescita tendenziale nei primi 5 mesi di quest’anno riguarda quasi tutti i settori e, per molti, è largamente positiva anche sul 2019: i prodotti alimentari e bevande (+18,8% rispetto allo stesso periodo del 2021 e, addirittura, +31,2% sullo stesso periodo del 2019), i prodotti del settore dei metalli (+29,2% sullo stesso periodo del 2021 e +44,5% sullo stesso periodo del 2019), i prodotti chimici (+28,5% e +38,2% a pari periodo sul 2019) e degli apparecchi elettrici (+16,6% rispetto allo stesso periodo del 2021 e +24,9% sul 2019)”. Considerando l’andamento dell’export nel primo semestre di quest’anno, è verso la Turchia che le esportazioni italiane hanno registrato la maggior crescita (38,5% rispetto allo stesso periodo del 2021), seguita da Belgio (+32,7%), Stati Uniti (+31,3%), Spagna (29,1%), Austria (+24,8%), Romania e Paesi Bassi (+23%), Regno Unito (+20,8%) e Francia (+20%). “Solo per la Russia (-17,6%), a seguito del conflitto in Ucraina, si registra una sostanziale flessione”, spiega Ferro.

Il focus sul Mezzogiorno
“Il rapporto Ice da due anni si concentra anche sulle opportunità di export per il Mezzogiorno”, spiega Carlo Ferro ai microfoni de ildenaro.it. “E’ un’area di focus delle iniziative dell’Agenzia”, aggiunge. “Il peso del Sud sull’export nazionale resta intorno al 10 per cento – sottolinea -, è un dato fermo da più di dieci anni, anche se ci sono segnali estremamente confortanti perché l’export delle regioni del Mezzogiorno nel 2021 è cresciuto al di sopra dei livelli prepandemia di oltre due punti”. Di qui il presidente Ferro evidenzia come “Ice, insieme con la Fondazione Masi, dedica uno studio al potenziale di export addizionale del Mezzogiorno. Due anni fa abbiamo presentato il quadro complessivo che indicava 18 miliardi di export potenziale, lo scorso anno ci siamo concentrati con un focus sulla regione Campania, che indicava 8 miliardi di potenziale, e quest’anno ci dedichiamo con un focus alla regione Puglia, che indica un potenziale di 4,5 miliardi”. Ferro poi sul Sud conclude: “Ice ha messo in campo tante iniziative e reso gratuiti i servizi ai fini di accelerare la crescita delle regioni del Mezzogiorno e mi conforta molto leggere che la percentuale di partecipazione delle imprese del Sud alle nostre nuove azioni come quelle dell’e-commerce, dei servizi gratuiti per l’avvio all’esportazione, della partecipazione sempre gratuita alle fiere estere, dell’utilizzo di consulenze per le regioni del Mezzogiorno è nell’ordine del 22 per cento. Il doppio sul totale nazionale. Questo è un segnale che le imprese del Sud si stanno preparando a fare il salto di accelerazione”.

Di Maio: Ora ripensare i nostri modelli di crescita, di produzione e consumo
“Alla luce dell’attuale scenario internazionale, aggiustamenti congiunturali e manovre tampone non sono sufficienti per rispondere alla necessità di ripensare i nostri modelli di crescita, di produzione e consumo. Occorrono soluzioni strutturali – dichiara Luigi Di Maio, ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – al fine di rendere il nostro tessuto produttivo più resiliente dinanzi alle sfide del presente e del futuro, prime fra tutte le transizioni verde e digitale sostenibili per le imprese”. Il titolare del Maeci aggiunge: “In questa prospettiva, nella cornice del Patto per l’Export varato due anni fa per sostenere le imprese durante la fase più critica dell’emergenza pandemica, la Farnesina ha messo a disposizione un ampio ventaglio di strumenti a sostegno all’internazionalizzazione delle nostre aziende. Dall’attenzione alla crescita del Sud, funzionale alla crescita nazionale, al rafforzamento dell’immagine dell’Italia come Paese innovativo, il Ministero degli Esteri continua, oggi ancor di più, a promuovere un Sistema Paese integrato ed efficace, in cui attori pubblici e privati, amministrazioni centrali ed enti locali lavorino in maniera sinergica con l’obiettivo di favorire il successo delle nostre imprese sui mercati internazionali”.

L’azione di sistema di Ice a sostegno delle imprese
L’impatto sull’export del conflitto russo-ucraino è oggetto di attenzione e per questo Maeci e Ice hanno messo in campo nuovi strumenti di supporto alle imprese per favorire la diversificazione degli sbocchi di mercato e l’apertura di nuove fonti di approvvigionamento di materie e componenti. “Già prima del conflitto, nel quadro dell’azione di sistema coordinata dal Maeci e del Patto per l’export, l’Agenzia dal 2019 ha messo in atto 20 nuove azioni, rivolte ad ammodernare e rendere più fruibili i suoi servizi alle imprese; ha modulato durante la pandemia e accelerato dopo la pandemia le attività di servizio più tradizionali (fiere in Italia e all’estero e formazione) e ha rafforzato la propria organizzazione con nuovi concorsi per funzionari e dirigenti e l’ampliamento della rete estera. Queste azioni si traducono in un incremento di 1,55 volte delle imprese servite e di 2,79 volte dei servizi di assistenza erogati alle imprese”, ha spiegato il presidente Ferro, che in chiusura di manifestazione ha anche consegnato la maglia ciclamino del Giro d’Italia e dedicata al Made in Italy al ministro Di Maio.

in foto la consegna da parte del presidente Ferro della la maglia ciclamino dedicata al Made in Italy al ministro Di Maio

Pichetto (Mise): Necessario dare continuità all’azione di ascolto delle aziende
“Come Mise abbiamo lavorato per favorire il rilancio delle nostre imprese e al contempo supportare gli investimenti esteri nel nostro Paese”, precisa il viceministro allo Sviluppo economico Gilberto Pichetto in un videomessaggio inviato a Napoli, “adesso è necessario dare continuità all’azione di ascolto delle aziende e tradurre le esigenze  in proposte di politiche e servizi per la loro crescita e sviluppo in un mercato globale sempre più mutevole e incerto. Lo scenario internazionale presenta  molte incertezze e governo e istituzioni, insieme,  hanno  il dovere di sostenere i nostri imprenditori: conosco l’opera meritoria svolta dall’Ice in tal senso e quindi confermo che l’impegno va nella direzione giusta”.

La testimonianza delle imprese: tre imprenditrici all’evento Ice
Appena prima dell’intervento del ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, sono intervenute per dare la loro testimonianza alla presentazione del XXXVI Rapporto Ice e dell’Annuario 2022 Istat-Ice le imprenditrici Gioia De Simone (amministratore unico Antonino De Simone), Paola Marzario (founder e presidente Brandon Group), Angela Natale (presidente Boeing Italia e managing director per il Sud Europa). “Se per tanti anni la questione ambientale è stata tenuta ai margini del dibattito pubblico, recentemente si è passati invece ad un approccio molto aggressivo. Un colosso come Tiffany ha condotto una campagna molto decisa contro le aziende che trattavano corallo, ecco perché ci siamo fatti promotori di una legge nazionale che tutela in modo molto rigido la risorsa naturale”, ha spiegato De Simone. “Possiamo dire con certezza oggi che il corallo del Mediterraneo, che non ha niente a che fare con le barriere coralline, è estremamente tutelato nella pesca”. Il presidente di Boeing Italia ha invece rimarcato come sia importante che le eccellenze italiane si relazionino con i player globali. “Investiamo in Italia oltre 1 miliardo di dollari, lavoriamo con aziende piccole e grandi, demandando a stabilimenti del Sud, come quello di Grottaglie in Puglia di Leonardo, la realizzazione del 14 per cento della fusoliera del boeing 787, l’aereo più innovativo che esiste sul mercato. Occorre tenere il mercato aperto e far rete per dialogare con riferimenti internazionali”. Infine, Angela Natale ha sottolineato come la propria azienda tech abbia rappresentato per molte imprese la porta d’accesso all’estero. “Forniamo servizi per portare aziende nel mondo dell’online, soprattutto attraverso i marketplace. E’ un percorso iniziato nel 2012, anche grazie agli accordi commerciali che Ice sta portando avanti oramai da diversi anni con partner strategici come Amazon, Alibaba e oggi ne sono già 33 di piattaforme. Supportiamo oltre 150 marchi in azioni di digital export, garantendo una facile via di accesso a questo nuovo mercato”.

in foto Fabio Rapiti, direttore delle statistiche economiche dell’Istat

Rapiti (Istat): La dinamica congiunturale su base annua si conferma positiva
“Per le esportazioni dopo la forte ripresa del 2021 e dopo cinque mesi di crescita nel 2022, a giugno si registra un calo congiunturale sia verso i paesi Ue sia verso i mercati extra Ue. Ma in complesso, nel secondo trimestre 2022, la dinamica congiunturale e su base annua si conferma tuttavia positiva sebbene in decelerazione – commenta Fabio Rapiti, Direttore delle statistiche economiche dell’Istat. Preoccupazione continua a suscitare l’aumento dei valori dell’import soprattutto di beni energetici e, in misura minore, dei beni intermedi. Il deficit energetico si amplia ulteriormente, per effetto dei forti rialzi dei valori medi unitari all’import di gas, greggio ed energia elettrica, e supera nei primi sei mesi dell’anno i 48 miliardi; nello stesso periodo il deficit commerciale sfiora i 13 miliardi, a fronte di un avanzo di quasi 29 miliardi dei primi sei mesi del 2021”.