Ice, l’export del Mezzogiorno cresce: traina il farmaceutico e l’automotive della Campania

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in foto immagine generata con Ai da Imagoeconomica

Nel 2023 il Mezzogiorno ha registrato una crescita dell’export di poco inferiore al 3%. Una buona performance legata soprattutto alla crescita registrata dalla Campania, in particolare per i flussi di prodotti farmaceutici verso la Svizzera e di autoveicoli verso il mercato nordamericano. Anche l’Abruzzo e la Basilicata hanno incrementato le vendite estere, grazie al contributo prevalente dell’industria degli autoveicoli. Si legge nel rapporto annuale dell’Ice. Nel 2023 si sono inoltre registrati tassi di crescita delle esportazioni a due cifre per la Calabria, per il buon andamento della filiera agroalimentare e della chimica, e per il Molise, a seguito dei buoni risultati ottenuti dalle industrie chimica, estrattiva e alimentare. La crescita significativa delle esportazioni di prodotti meccanici e alimentari ha sostenuto la dinamica della Puglia, lievemente superiore alla media nazionale. Le regioni insulari hanno, invece, ridotto nettamente i flussi commerciali verso l’estero nel 2023, per il calo dell’export di prodotti petroliferi raffinati.

Tra le regioni centrali, la Toscana ha avuto un incremento delle esportazioni del 4,7% nel 2023, anche grazie ai poli della farmaceutica e del biomedicale, al distretto orafo di Arezzo e al comparto della meccanica, riuscendo così a compensare il calo del sistema tessile-abbigliamento-pelli, legato principalmente alla riduzione dei flussi dei grandi marchi del lusso. Al contrario, Lazio e Marche mostrano una riduzione delle esportazioni, legata in particolare al significativo ridimensionamento dei flussi di prodotti farmaceutici diretti in Belgio, primo mercato di sbocco del settore. La meccanica, che ha registrato incrementi significativi sui principali mercati di sbocco (Stati Uniti, Germania, Francia) ha sostenuto le esportazioni dell’Emilia-Romagna, tradizionalmente specializzata in questo comparto, come nei comparti degli autoveicoli e dei prodotti alimentari, anch’essi cresciuti. In Trentino-Alto Adige si registrano effetti simili. Il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia, invece, hanno mostrato una riduzione dei flussi. La Lombardia è una delle regioni che hanno maggiormente risentito delle difficoltà incontrate dall’economia tedesca nel 2023, con cali significativi per le esportazioni chimiche e siderurgiche. Queste ultime hanno inciso negativamente anche sulle esportazioni della Valle d’Aosta. Per la Lombardia questa riduzione è stata più che controbilanciata dalla crescita in altri settori (quali pelli e calzature): la regione ha incrementato la quota del suo export sul totale nazionale. Anche il Piemonte ha registrato, nel 2023, un aumento della sua quota, grazie a un incremento delle esportazioni superiore al 7%, per effetto del consistente aumento delle vendite di autoveicoli. La cantieristica navale si è invece confermata il comparto trainante per la Liguria, con una crescita significativa soprattutto sui mercati nordamericani e degli Emirati Arabi Uniti, consentendo alla regione di registrare una dinamica aggregata dell’export superiore alla media nazionale.