Violentare gli è venuto più facile perché la divisa rassicura le vittime. Ma hanno dimenticato di togliersela. Volevano dare la colpa ai migranti, che questa volta non c’entrano. Tanto, sono solo loro ad aggredire le donne. Esulta la Boldrini. Ormai lo stupro è un must del millennio. Non passa giorno che non se ne commetta uno. L’Arma non vuole essere seconda a nessuno. Hanno capito che è una gara nella quale per ora primeggiano i clandestini. Degli italiani non si parla mai sui giornali. Ma loro sono migliori. Non sono protagonisti solo nelle barzellette. Così, hanno deciso di cimentarsi. Scelgono astutamente le americane che bevono e dimenticano. Come, purtroppo, facciamo tutti noi.
Se un processo dura 33 anni, vuol dire che lo stato non c’è
Il treno 904 si ferma nuovamente. La prima volta accadde nel 1984. Una strage di creature innocenti: 15 morti, 250 feriti. Non c’è ancora una sentenza definitiva. Il processo d’appello era quasi concluso. Ma il presidente della Corte va in pensione. Si deve ricominciare daccapo. Così predica la legge. Eppure è stata appena riformata per renderla più efficiente. Figuriamoci com’era prima. Angosciati i familiari delle vittime. Disperato il ministro che vede la Giustizia allontanarsi. Previste altre spese, tempo sprecato. L’Italia di nuovo sull’orlo del dirupo. Stupisce che non sia ancora precipitata. Nessuno cerca una soluzione. Il problema non è il giudice. Il paese funziona solo dove c’è da rubare.
È più prudente stare con una mano davanti e soprattutto una dietro
La voce è fresca e piacevole, essendo i ragazzi giovani. L’italiano buono perché hanno studiato. Parlano dalla Polonia o dall’Albania o da dove sono costretti a trasferirsi per trovare un’occupazione sottopagata e lontana da casa. Oggi non fabbrichiamo solo indumenti in Tailandia o nelle Filippine e utensili nell’Europa dell’Est, da fuori gestiamo anche l’informazione. Il lavoro da noi costa di più. Allora ci è consentito impiantare call centres col nostro stesso personale altrove. Probabilmente è vero che, così, il PIL aumenta. Ma sulla pelle della povera gente. Dopo gli emigranti in Italia riusciamo a sfruttare gli italiani all’estero. Il nostro genio imprenditoriale si espande, con la complicità dello stato.
Il solito allarmismo per aumentare il costo dei beni rifugio
Troppe bugie. Si mette paura alla povera gente perché non rifletta. Serve qualsiasi spauracchio, dal terremoto alla disoccupazione, dal terrorismo al minuscolo arsenale nucleare di Kim. Persino l’Europa sarebbe nel suo mirino. Ma è una balla. Giornali e notiziari assecondano stoltamente le speculazioni di Borsa e il gioco di potere tra Cina e Stati Uniti. La Corea del Nord è solo uno spaventapasseri manovrato. Ma non c’è rischio di guerra. Meno ancora da noi. Kim non colpirebbe mai dove risiede il suo grande amico. Eppure c’è chi definisce il Senatore Razzi un parlamentare inutile. Invece, è una fortuna che esista. Grazie a Di Pietro per averlo individuato! Che qualcuno ce lo conservi!
Chissà quando sarà concesso ai migliori di emergere
È tale la mediocrità da cui siamo assediati che sentiamo il bisogno di vedere eroi e martiri ovunque. In realtà, i primi fanno a malapena il proprio dovere. È un fatto talmente raro che vengono applauditi e tacciati di eroismo. Gli altri sono solo vittime malcapitate, talvolta persino negligenti o addirittura complici del proprio destino. Per fortuna, quest’Italia di farabutti è popolata anche da tanta brava gente che si sente impotente. L’ottimismo non consiste nel rimboccarsi le maniche e affrontare sacrifici, ma nell’illudersi che anche nei ladri ci sia del buono. La politica, però, è assente. Ci sono solo intrusi, che, con la complicità di volgari leccapiedi, si spacciano per leader. E il popolo ci crede.
Perché in altri paesi è possibile perseguire i delinquenti?
Loro hanno la nostra carta di credito – Pay TV, gestori di telefonia, linee aeree low cost, alberghi, autonoleggi e tutti i fornitori di servizi su internet – mentre noi solo un numero di telefono a pagamento con cui, per di più, è sempre molto difficile parlare. Sono loro a stabilire le regole, inserire arbitrariamente sanzioni, applicare clausole proditorie, in barba al codice civile. Spadroneggiare e approfittare dell’impotenza degli utenti è consentito da uno stato assente che non sa proteggere i cittadini. Spesso a chi accampa legittimi diritti non si risponde o cade la linea. Non c’è alcuna autorità cui rivolgersi. Si legalizza così una società alla deriva in cui, oltre ai leccaculi, primeggiano furbi e prepotenti.